Replying to JOVANOTTI |
Jovanotti, su Facebook il nuovo singolo aspettando il box con tutti i successi
Esce oggi «Tensione evolutiva», il nuovo singolo di Jovanotti. Il brano anticipa l’arrivo del nuovo album del cantautore toscano, «Backup - Lorenzo 1987-2012», il best con 25 anni di successi e otto nuovi brani, in uscita il 27 novembre. A presentare con entusiasmo il pezzo è lo stesso Lorenzo Cherubini, attraverso la sua pagina Facebook (dove il brano è anche disponibile): «Il nuovo singolo! A tutto volume! Spero che vi piaccia. Lo so, io sono di parte, ma a me piace un sacco e non vedevo l’ora di farvela sentire».
Della canzone è visibile il «lyric video», in attesa del video ufficiale, firmato dalla regia di Gabriele Muccino, che si potrà guardare a partire da lunedì 12 novembre. «È un pezzo carico, un pezzo che è nato in una notte - ha scritto inoltre il cantante su Facebook - ma come tutti i pezzi nati in una notte anche questo ha dentro tutte le albe della mia vita concentrate in 4 minuti. Ho scelto Tensione Evolutiva per presentarmi a voi con Backup perché in questa canzone c’è dentro il viaggio intero di questi 25 anni, musicalmente e non solo».
Intanto si avvia rapidamente verso il sold out il primo dei concerti del prossimo tour estivo di Jovanotti negli stadi italiani, il 19 giugno a San Siro. Dal 3 dicembre saranno in vendita i biglietti per le altre date del “Backup Tour - Lorenzo negli stadi 2013”: Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Padova, Palermo, Pescara, Roma, Salerno, Torino.
Firmato da Muccino il nuovo video di Jovanotti "Tensione Evolutiva"
Il nuovo video di Jovanotti, Tensione Evolutiva, girato a Brooklyn è stato firmato da Gabriele Muccino.
Lo annuncia su Twitter il cantautore, che pubblica anche alcune foto del set newyorkese. «Sarà pronto tra un mese. Go!!!!», aggiunge Jovanotti, che sabato sera si è esibito al Terminal 5, sull’Hudson River, e che sul social newtwork definisce Muccino «the man the legend».
Prossime tappe del suo tour americano Atlanta, Orlando, Miami, Austin, Denver, Minneapolis, Chicago e Detroit.
Il brano inedito Tensione Evolutiva, in rotazione dal 9 novembre, sarà il primo singolo della raccolta Backup - Lorenzo 1987-2012, nei negozi dal 27 novembre.
Jovanotti e Muccino avevano già collaborato nel 2010 in Baciami ancora. L’omonimo brano vinse il David di Donatello come «migliore colonna sonora originale». Muccino realizzò anche una clip in cui Lorenzo Cherubini cantava il brano circondato dai protagonisti della pellicola, Vittoria Puccini, Stefano Accorsi, Claudio Santamaria e Pierfrancesco Favino.
Jovanotti: Odissea a New York
Il concerto al Terminal 5 di New York è finito da un’ora quando il telefonino si anima. Un sms: «Concerto pazzesco, uno dei più belli della mia vita. Ho capito tutto». Lorenzo Cherubini, Jovanotti, si è trasferito in città, almeno fino alla prossima estate, e in città, a Manhattan, in uno spazio industriale sul fiume Hudson riconvertito a luogo di spettacolo, sabato notte ha avuto l’appuntamento più importante (finora) con il pubblico americano.
Un trionfo («Mi sono portato via qualcosa di prezioso da quel posto» scriverà poi su Facebook): i suoi primi concerti da queste parti risalgono al 2009, ma quello del Terminal 5 rappresenta senza dubbio un salto di qualità. Se n’è venuto qui con le tasche piene di domande. Che stia cominciando a raccogliere risposte?
«Nei giorni in cui si festeggia l’arrivo di Cristoforo Colombo – ci aveva detto prima di salire sul palco – mi è capitato di pensare al navigatore che approda sul continente nuovo. Che fa? Semplicemente, si guarda intorno. Ed è quello che sto facendo io da un po’ di tempo in qua. Sto girando l’America vera, suono in posti come Denver, Minneapolis, Austin, Orlando e mi sento come Gulliver nel capitolo in cui finisce nel Paese dei giganti. Solo che qui il gigante è il Paese stesso, l’America. Ci stiamo guardando negli occhi: non sono sicuro che il gigante si sia accorto di me, ma io certamente mi sono accorto di lui, lo studio da una vita intera».
È stato alla Cnn, l’ha intervistato il New York Times: come è andata?
«Esiste un’Italia molto vendibile, che è essenzialmente cibo buono, bel vivere, vestiti eleganti. È un’Italia che ho nel Dna, come tutti noi, ma che qui, quando mi guardano, non vedono. Li disoriento. E mi chiamano Iovanotti, con la I: devo spiegare che mi ero ribattezzato Jovanotti, anzi, Joe Vanotti, per suonare più americano. Una bella beffa, dopo 25 anni. Così mi presento come Mister Nobody, il signor Nessuno».
Umiltà?
«No, no, è l’Odissea. Sono quel che sono, sono Ulisse al cospetto di Polifemo. Sono uno che alla fine tornerà a casa, anche se ci dovesse mettere una vita, e che sa bene che quello è il bello, viaggiare. Dopo 25 anni, appunto, sento di aver scritto la mia Iliade, ora ci vuole un’Odissea. Lo dico anche per spiegare che cosa sono venuto a fare qui in America, dove rimarrò per diversi mesi: non sono in fuga, sto cercando canzoni nuove. In questo momento sto lavorando a due progetti: quello americano e quello italiano, un’antologia di venticinque anni di canzoni che uscirà a fine novembre, e che per me non rappresenta una fine o un compimento, ma semmai una lunga preparazione al salto che sto per compiere».
Che musica presenta agli americani?
«Come un Medicine Man ai tempi del Far West pianto la mia tenda e presento le mie pozioni per avere amore, successo e combattere il mal di schiena. Ecco, questa è la mia mercanzia. Con tre musicisti italiani e tre americani arrivo nei locali e mi affido ai tecnici che vi trovo, mi affido al caso, al rock and roll. Loro sei fanno musica funambolica e io il cerimoniere, cercando di tenere insieme tutte le mie anime. In Italia se faccio “A te” e poi “Tanto tanto tanto” c’è una complicità con il pubblico che rende tutto facile, qui sembrano i pezzi scritti da due musicisti di due pianeti diversi. In un Paese che ha bisogno di scaffali, non riescono a collocarmi. Però c’è la sensazione che ci sia spazio per tutti, e che cosa accadrà dipenda solo da me. Ed è una sfida avvincente».
Jovanotti annuncia il tour in America: “Pronto a trasformare Bella in country”
«Partiamo lunedì da Washington e si va fino a Detroit, Motor City, la città della Motown e di Eminem. Fa un certo effetto pensare di suonare dove è nato il suono pop del Novecento, le Supremes, i Jackson 5, tanto per dirne un paio. Suoneremo a Minneapolis nel club dove è iniziata l’avventura di Prince, proprio lì. Suoneremo addirittura a Denver in un rock club in cui forse nessuno ha mai cantato in lingua italiana. Non so in quanti verranno a sentirci a Denver, se la mia band sarà più numerosa del pubblico, siamo pronti a tutto. Se conoscete qualcuno a Denver ditegli di venire, gli posso cantare anche Bella in versione country & western».
Così Jovanotti annuncia sul suo sito la partenza di un nuovo tour americano, nel cuore dell’America vera, che dal 1° ottobre al 15 fa tappa a Washington, Philadelphia, Boston, New York, Atlanta, Orlando, Miami, Austin, Denver e Minneapolis. Con lui i fidi Saturnino Celani (basso), Riccardo Onori (chitarra), Franco Santarnecchi (tastiere) e Leo D’Angilla (percussioni), più un paio di aggiunte locali. Jovanotti negli States ha pubblicato un disco antologico (con alcuni inediti) “Italia (1988-2012)” con la Ato Records, l’etichetta di Dave Matthews. In programma l’uscita anche di un’antologia italiana, Backup, prevista per il 27 novembre.