VITE STRAORDINARIE: Indimenticabili

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. la sirenetta
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    image

    Mario Merola

    Mario Merola (Napoli, 6 aprile 1934 – Castellammare di Stabia, 12 novembre 2006) è stato un cantante e attore italiano.

    La sua attività artistica non si è limitata all'interpretazione vocale di brani del repertorio della canzone napoletana, ma è stata anche fondamentale nella rivalutazione del genere musicale-teatrale della sceneggiata, in auge ai primi del Novecento.

    Figlio di un ciabattino, fin da ragazzo, nell'immediato dopoguerra, lavora come stivatore al porto di Napoli. Anche su incoraggiamento dei colleghi, che apprezzano le sue doti canore, inizia a esibirsi come cantante nel repertorio classico della canzone napoletana, raggiungendo nel giro di pochi anni un notevole successo, dapprima a Napoli e successivamente in Italia e all'estero.

    Debutta con l'etichetta discografica Phonotris, incidendo il '45 giri' "So nnato carcerato" ("Sono nato carcerato"), di Sciotti e Mallozzi. Con questo duo d'autori Merola registra altri brani nel biennio 1963-1964. La canzone colpisce in maniera particolare il pubblico popolare perché tratta da un vero fatto di cronaca: la vendetta di una moglie che uccide l'assassino del marito. Arrestata in stato interessante, la donna partorisce alcuni mesi dopo in carcere.

    Dal successo della canzone viene anche tratta una 'sceneggiata', in due tempi e cinque quadri, portata in scena a Napoli con una non meglio identificata, ma certamente popolarissima, Liliana, con Enzo Vitale e con la partecipazione di Tecla Scarano.

    In un'irrefrenabile attività lavorativa nel corso degli anni '60 Merola realizza dischi, si esibisce in spettacoli, matrimoni e feste di piazza. È un "talent-scout" (contribuisce tra l'altro alla prima popolarità del giovane Massimo Ranieri). Tra gli anni settanta e ottanta rilancia anche in televisione e nelle 'tournée' fuori Napoli, la tradizionale sceneggiata, un canovaccio teatrale ispirato come è risaputo a una canzone del repertorio popolare e di solito basato sulla triangolazione "isso, issa e 'o malamente" (cioè: lui, lei e il mascalzone).

    Parallelamente inizia un'attività di attore cinematografico in produzioni ispirate perlopiù a storie di cronaca nera (Sgarro alla camorra) o alle consuete sceneggiate (Lacreme napulitane). Nei film d'azione (che intrecciano il nuovo filone del poliziottesco alla tradizione della sceneggiata teatrale) interpreta ruoli di 'boss' e di 'guappo', mentre nei drammi più tradizionali incarna le figure di padri e mariti alle prese con tradimenti di vario genere.

    Continuano intanto sia le apparizioni televisive, sia gli spettacoli all'estero, in Europa e Nord America, in particolare per il pubblico di origine italiana. Degli anni '80 è il particolare successo del brano "Chiamate Napoli 081", scritto dal maestro Eduardo Alfieri e ormai da anni tra i tradizionali 'cavalli di battaglia' con i quali il pubblico lo identifica figurano brani come "Guapparia" e "'O zappatore".

    In occasione del Festival di Sanremo 1994, insieme a Nilla Pizzi ed altri, fa parte del gruppo Squadra Italia cosituitosi per l'evento, e interpreta il brano Una vecchia canzone italiana. Nel resto degli anni novanta è vicino alle prime esperienze canore di Gigi D'Alessio, considerato da lui come uno di famiglia, che gli dedicherà poi la canzone "Cient'anne!" ("Cento anni!"), e interpreta, nel 1992, il brano "Futteténne" ("Fregatene") insieme al cantautore Cristiano Malgioglio.

    Nel 2000 partecipa come attore al film di Roberta Torre Sud Side Stori, interpretando il ruolo di Re Vulcano e 'duellando' musicalmente con Little Tony, nel ruolo di King of Rock'n Roll. Nel 2001 prende parte al Concerto di Primavera tenutosi al Taj Mahal Casinò di Atlantic City, insieme al figlio Francesco, Anna Calemme, Mino Reitano e Little Tony. Nel 2003 dà la voce al personaggio di Vincenzone nel film di animazione Totò Sapore e la magica storia della pizza di Maurizio Forestieri. In questi anni si esibisce sempre più spesso insieme al figlio Francesco, anch'egli interprete e musicista.

    A fine 2004 torna dopo 20 anni ad interpretare una sceneggiata: debutta infatti a Napoli con 'I figli' di Libero Bovio. Il 26 novembre del 2005, insieme ai colleghi Bruno Venturini, Mario Trevi ed Antonello Rondi, viene nominato Cavaliere dell'Ordine di Malta. Nello stesso anno, affiancato ancora dal figlio Francesco, è a teatro con il recital "Il lungo viaggio continua", una rivisitazione del grande repertorio della canzone napoletana. La tournée del "lungo viaggio" prosegue nel 2006 prima di interrompersi per l'aggravarsi delle sue condizioni di salute.

    Il 7 novembre 2006 Mario Merola viene ricoverato in rianimazione presso l'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia per un edema polmonare. Muore il 12 novembre per arresto cardiocircolatorio, nello stesso ospedale.

    I funerali si svolgono due giorni dopo nella Basilica di Santa Maria del Carmine Maggiore (la stessa dove Merola si era sposato e anche la stessa in cui venne celebrato nel 1967 il funerale di Totò). Presenti le autorità politiche, i colleghi e, nella piazza antistante la chiesa, circa 20.000 persone, almeno metà delle quali seguono in processione il feretro fino al Cimitero Monumentale di Napoli dove l'artista è sepolto.

    Nel manifesto funebre affisso nelle strade di Napoli si è potuto leggere: «È mancato l'artista del popolo, il grande Mario Merola».

    Mario Merola è sepolto nella cappella privata accanto ai genitori di Gigi D'Alessio, per volere del cantante poiché l'aveva sempre considerato come suo familiare.
     
    Top
    .
345 replies since 22/6/2010, 13:40   41474 views
  Share  
.
Top