Antichi sapori,alimenti di altri tempi,spezie ,intingoli ,utensili dimenticati,ricordi e ...dintorni

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  1. la sirenetta
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    Al gallo non far sapere quanto è buono il vino col miele

    Secondo le malelingue greche e latine gli etruschi erano il popolo più goloso e mangione della terra: sempre a tavola circondati da bellissimi schiavi che servivano loro cibi succulenti e grandi coppe colme di vino inebriante.
    Certo la fertile terra di Etruria offriva orzo, farro e grano in grande quantità, legumi, olio, vino e fichi.
    La fama del benessere etrusco era tale da varcare anche le Alpi: i galli, infatti, attraversavano le montagne per poter gustare le prelibatezze della città etrusca di Chiusi, come racconta una famosa leggenda.
    Come al solito, però, la realtà doveva essere ben più "magra" della maliziose dicerie degli invidiosi vicini.
    Di certo un contadino non poteva permettersi i lussuosi banchetti che vediamo raffigurati sulle pareti di molte tombe.Secondo la moda imposta dai greci, durante le feste, gli etruschi mangiavano semisdraiati su morbidi divani, davanti ai quali piccoli tavolini ospitavano stuzzicanti leccornie.
    La musica allietava i loro pasti; ovviamente non c'era lo stereo, ma persone in carne ed osa con i loro strumenti: flauti, cetre, tamburelli.
    Nelle cucine cuochi provetti preparavano grossi tranci di carne da arrostire o bollire e da condire con salse a base di cereali, verdure e spezie. Come accompagnamento alla carne, vero e proprio cibo di lusso, focacce, uova, verdure e per concludere frutta e dolciumi.
    Il tutto era annaffiato da ottimo vino allungato con acqua e, pensa un po', insaporito da spezie, miele o formaggio grattugiato!
    Ed ecco una cosa inconcepibile agli occhi di un severo greco: anche le donne sdraiate sui divani a banchettare insieme ai maschi di casa. Mai e poi mai una vera signora greca avrebbe partecipato a queste feste con tutti questi uomini.
    Un buon pasto si mangia anche con gli occhi: raffinate stoviglie esaltano il gusto del cibo, scodelle, piattelli e vassoi, cucchiai e coltelli, ma niente forchette! E tanti, tanti recipienti per le bevande: ecco in tavola un bel servizio composta da zina, qutum, thafna, zavena! Forse è meglio chiamarli con il loro nome italiano, e allora avremo una grossa olla nella quale mescolare acqua e vino, una brocca per servire la bevanda così preparata dentro un calice o una tazza.
    Accanto ai vasi etruschi possono esserci costosi vasi greci con splendide decorazioni. ma perché accontentarsi di semplice ceramica quando si possono abbagliare gli ospiti con sfavillanti servizi di bronzo!
    Forse non sapete che a Mantova, antica città etrusca nel cuore della Pianura Padana, gli archeologi hanno fatto una scoperta inquietante: hanno trovato tantissimi scheletri di maiali... senza le zampe posteriori! Già allora gli etruschi erano famosi produttori e commercianti di... prosciutto!
     
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80 replies since 4/11/2010, 09:26   3302 views
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