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Oceanya.
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Massime spirituali
Dio mi guardi dall'uomo
che si proclama fiaccola
che illumina il cammino dell'umanità.
Ben venga l'uomo che cerca il suo cammino
alla luce degli altri.
IGNORANZA
Devo ancora incontrare un ignorante
le cui radici non affondino nella mia anima.
da: "Gesu' figlio dell'uomo"
Il tuo prossimo
è lo sconosciuto che è in te, reso visibile.
Il suo volto si riflette nelle acque tranquille,
e in quelle acque, se osservi bene,
scorgerai il tuo stesso volto.
Se tenderai l'orecchio nella notte, è lui che sentirai parlare,
e le sue parole saranno i battiti del tuo stesso cuore.
Non sei tu solo ad essere te stesso.
Sei presente nelle azioni degli altri uomini,
e questi, senza saperlo, sono con te in ognuno dei tuoi giorni.
Non precipiteranno se tu non precipiterai con loro,
e non si rialzeranno se tu non ti rialzerai.
La mente soppesa e misura,
ma è lo spirito che giunge al cuore della vita
e ne abbraccia il segreto;
e il seme dello spirito è immortale.
Il vento può soffiare e placarsi,
e il mare fluire e rifluire:
ma il cuore della vita è sfera immobile e serena,
e in quel punto rifulge una stella che è fissa in eterno.
MAGIA DELLA VITA
In un campo ho veduto una ghianda: sembrava così morta, inutile.
E in primavera ho visto quella ghianda mettere radici e innalzarsi,
giovane quercia verso il sole.
Un miracolo, potresti dire:
eppure questo miracolo si produce mille migliaia di volte
nel sonno di ogni autunno e nella passione di ogni primavera.
Perchè non dovrebbe prodursi nel cuore dell'uomo?
da: "A Treasury of Kahlil Gibran"
La forza che difende il cuore dalle ferite
è la stessa che gli impedisce
di dilatarsi alla sua massima grandezza.
La fede è il senso del cuore
come la vista è il senso dell'occhio.
CANTO DEL CUORE
Il canto della voce è dolce,
ma il canto del cuore
è la pura voce dei cieli.
GRANDEZZA
Il dolore è troppo grande
per regnare in piccoli cuori.
SOGNO E REALTA'
Com'è cieco colui che immagina
e progetta qualcosa
fino ai più realistici dettagli.
e quando non riesce a darne conto interamente
con misure superficiali e prove verbali,
crede che la sua idea
e la sua fantasia siano vanità!
Se invece riflettesse con sincerità,
si convincerebbe che la sua idea è reale
tanto quanto l'uccello in volo,
solo che non è ancora cristallizzata;
e capirà che l'idea è un segmento di conoscenza
ancora inesplicabile in cifre e parole,
poichè troppo alta e troppo vasta
per essere imprigionata
nel momento presente;
ancora troppo profondamente immersa
nello spirituale
per piegarsi al reale.
da: "Self-Portrait"
L'anima non vede, nella vita,
se non ciò che è già nell'anima stessa.
Non crede se non nella propria vicenda,
e quando sperimenta qualcosa
l'esito diventa parte di essa.
La tempesta è capace di disperdere i fiori
ma non è in grado di danneggiare i semi.
RICORDO
Non lascio che neanche un singolo fantasma del ricordo
svanisca con le nuvole,
ed è la mia perenne consapevolezza del passato
che causa a volte il mio dolore.
ma se dovessi scegliere tra gioia e dolore,
non scambierei i dolori del mio cuore
con le gioie del mondo intero.
RITORNAR BAMBINI
Le cose che il bambino ama
rimangono nel regno del cuore
fino alla vecchiaia.
La cosa più bella della vita
è che la nostra anima
rimanga ad aleggiare
nei luoghi dove una volta giocavamo.
"da: The Wanderer"
Noi stessi siamo l'infinitamente piccolo
e l'infinitamente grande
e la vita che li unisce.
da: "Prose Poems"
TRISTEZZA
Interrogo la tristezza e scopro
che non ha il dono della parola;
eppure, se potesse,
sono convinto che pronuncerebbe
una parola più dolce della gioia.
Ecco una parola: io sono:
una parola che significa
a volte nulla
a volte un infinito.
da: "Il folle"
Noi siamo gemelli, Notte,
perchè tu riveli lo spazio e io rivelo la mia anima.
Viveva un tempo un uomo che possedeva una distesa di aghi. E un giorno la madre di Gesù si recò da lui e gli disse:
"Amico,l'abito di mio figlio è lacero, e bisogna che io lo rammendi prima che si rechi al tempio. Non potresti darmi un ago ? :
E lui gli diede non un ago, ma una dotta dissertazione sul tema Dare e Ricevere, da portare a suo figlio prima che si recasse al Tempio.
Dissi una volta a uno spaventapasseri :
<devi essere stanco di stare in questo campo solitario >
E lui disse : < La gioia di spaventare é profonda e durevole, e non me ne stanco mai>
Dissi io , dopo un istante di riflessione: <e' vero: anch'io infatti ho conosciuto quella gioia>,
Lui disse: <solo quelli che sono imbottiti di paglia possono conoscerla>
Allora me ne andai , senza comprendere se fosse stato, il suo,complimento o disprezzo-
Passò un anno , durante il quale lo spaventapasseri divenne filosofo .
E quando mi trovai di nuovo a passare di là, vidi che due cornacchie stavano costruendo il nido sotto il suo cappello.
Disse un filo d'erba a un foglia d'autunno:
< Fai un tale rumore ,cadendo! disperdi tutti i miei sogni invernali!>
Disse indignata la foglia :<tu, che sei nato in basso vivi! piccola cosa stizzosa e senza suono !Tu non vivi nella regione più elevata dell'aria e non distingui la musica dei canti >
Poi la foglia d'autunno giacque sulla terra e si addormentò .
E quando venne primavera si svegliò- ed era un filo d'erba.
E quando venne l'autunno e il sonno invernale fu sopra di lei. E su di lei, per tutta l'aria intorno, presero a cadere le foglie. Brontolò tra sè: <queste foglie d' autunno no! Fanno un tale rumore! Disperdono tutti i miei sogni invernali>
Si teneva una sera una festa a palazzo e giunse un uomo e si prosternò dinnanzi al principe , e tutti gli invitati volsero lo sguardo su di lui; e videro che era privo di un occhio e l'orbita vuota sanguinava.
E il principe lo interrogò dicendo :" Che cosa ti é accaduto "? E l'uomo rispose : " Principe io esercito il mestiere di ladro e questa notte, non essendoci la luna , mi accingevo a derubare il cambiavalute , ma arrampicandomi da una finestra sono entrato per errore nel negozio del tessitore e nel buio ho urtato il telaio e mi sono cavato un occhio . E ora , principe, chiedo giustizia contro il tessitore".
Il principe mandò a chiamare il tessidore e lui venne e fu decretato che gli venisse cavato un occhio.
" Principe", disse il tessitore , " La sentenza è equa . E' giusto che mi sia cavato uno degli occhi. E tuttavia ahimé! entrambi mi sono necessari , per vedere tutti e due i lati della tela. Ma ho un vicino ciabattino ;anche lui ha due occhi , e nel suo lavoro non gli servono entrambi".
Il principe mandò allora a chiamare il ciabattino. E costui venne .
E al ciabattino fu cavato uno degli occhi.
E giustizia fu fatta.
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