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la sirenetta.
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Il più famoso è il plissé soleil, quell'inconfondibile tessuto a pieghe strette e regolari che si irradiano come raggi di sole dal giro vita di una gonna fino all'orlo. Quella che comunemente viene chiamata 'gonna a pighe' è ben altro da un semplice tessuto stropicciato: l'arte della plissettatura vanta una storia di tutto rispetto.
Già gli antichi Egizi portavano abiti a pieghe elaborate, ed è impossibile non evocare gli abiti femminili dell'antica Grecia, comuni nell'iconografia mitologica: il plissé è una tecnica che ha radici profonde nella storia del costume. E deriva proprio da li l'ispirazione per la famosa tunica Delphos, creazione di Mariano Fortuny divenuta icona di stile: fu egli nel 1909 a brevettare ufficialmente la tecnica del plissé. Negli anni l'evoluzione dello stile ha dato vita a diversi tipi di piega, da quella che ha preso il nome di Madame Grés alla più recente e iconica idea di Issey Miyake. L'Italia è patria di Roberto Capucci, maestro e sperimentatore della plissettatura scultorea.
Insomma, c'è ben più di una tendenza primavera estate dietro le pieghe, più o meno stropicciate, che tanto hanno spopolato in passerella: c'è la storia, l'artigianato, la sperimentazione. Dal fascino squisitamente retrò, a cavallo tra neo romanticismo e austerità, il tessuto plissettato domina la scena come nei suoi anni migliori. Lo hanno voluto regolare e geometrico sulla gonna Jasper Conran e Celine. Leggero e morbido Antonio Marras e Philosophy di Alberta Ferretti. Ispirato alle dee dell'Olimpo l'abito plissé di Giambattista Valli e quello di Doo.Ri. Strapazzato e stropicciato nelle maxi gonne di Yohji Yamamoto e nell'ampio abito Etro. Maxi pieghe e taglio anni cinquanta per Blumarine, morbido e perfetto 'soleil' la blusa trasparente di Lorenzo Riva.
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