Lovejoy, la cometa del Natale

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  1. egiziana
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    Lovejoy, la cometa del Natale
    La cometa Lovejoy illuminerà il cielo durante questo Natale: ecco i consigli per vederla al meglio.

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    Le speranze di una stella che potesse illuminare il Natale, svanite con la morte della cometa Ison, sono tornate a vivere nei cuori degli appassionati - e non - grazie alla cometa Lovejoy R1. La sua luminosità sarà sicuramente inferiore a quella della Ison, ma non incorrerà nel rischio di sciogliersi per poi lasciare a bocca asciutta gli osservatori.

    Dove e quando vederla
    Preparate binocoli e telescopi: la cometa Lovejoy R1, che ha cominciato il suo viaggio verso il Sole quasi diecimila anni fa, è quasi arrivata a capolinea. Il 22 di dicembre, infatti, il luminoso corpo celeste giungerà alla sua minima distanza dalla nostra stella, per poi ricominciare il suo lungo viaggio e passare nuovamente da queste parti tra circa...7mila anni!
    Gli appassionati potranno perciò rifarsi la bocca, dopo la delusione avuta con lo scioglimento della cometa Ison che avrebbe dovuto illuminare il cielo durante il periodo di Natale. La Lovejoy non potrà correre lo stesso rischio, non avvicinandosi al Sole così tanto da rischiare lo scioglimento. Certo, questo andrà a discapito della sua luminosità: la Lovejoy C/2013 R1 sarà visibile ad occhio nudo ma con non poche difficoltà.

    Come trovarla? Il punto di riferimento da cui iniziare la ricerca è l'Orsa Maggiore. Bisognerà poi prolungare con una linea immaginaria le ultime due stelle del Grande Carro fino a giungere con lo sguardo alla stella più luminosa della costellazione di Boote: poco più in basso si potrà scorgere la cometa di Natale.
    La Lovejoy R1 sarà inoltre maggiormente visibile ad un'ora dal sorgere del sole: chi vorrà osservarla nel suo massimo splendore dovrà quindi essere pronto a rinunciare a qualche ora di sonno.

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    La cometa Ison
    Lo spettacolo della cometa Lovejoy sarà comunque affascinante, ma difficilmente riuscirà a rimpiazzare ciò che era stato previsto per Ison. Questa cometa, inizialmente destinata a brillare nei cieli durante tutto il periodo natalizio, è andata incontro ad una sorte quasi...tragica. Mentre astronomi e appassionati di tutto il mondo si trovavano con il telescopio fisso sul viaggio della cometa Ison senza perderla di vista neanche per un secondo, il 28 novembre intorno alle 19:30 italiane questa si è avvicinata ad una distanza di soli 1,6 milioni di chilometri dalla rovente superficie del Sole. Se fosse riuscita a resistere al perielio, l'astro celeste avrebbe raggiunto una luminosità maggiore perfino a quella della Luna, ma purtroppo non ce l'ha fatta: il suo nucleo ghiacciato si è sciolto.
    «Fin dall’inizio ISON ci ha confuso, sorpreso ed emozionato – ha dichiarato Battams, astrofisico del Naval Research Laboratory di Washington - e col senno di poi questa sua fine non ci deve scioccare. Questa è stata una delle comete più straordinarie che abbiamo mai incontrato e si può solo ripetere, ancora una volta, quanto sia bello, complesso ed eccitante il nostro universo».



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0 replies since 22/12/2013, 08:11   40 views
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