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@Angela
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Giallo di parole
Gialle le parole vere dette guardando il sole tramontare. Gialle le parole false sbiadite dal sole che si arrende alla notte. Gialle le parole sbagliate dette da una lingua stanca di correre di saltare. Gialle le parole nuove inventate da un bambino caduto dallo scivolo dell’arcobaleno al luna-park
Linda Salmaso classe prima Scuola Secondaria
Tutto ciò che ci circonda, anche le parole, hanno un colore. Attraverso il giallo Linda esplora l’universo-linguaggio, fino ad approdare al mistero della sua scoperta. Le “gialle parole” possono trasmetterci verità, menzogna, la stanchezza nel comunicare, causata dalla fretta, ma gialle parole sono anche quelle dei bambini che scoprono con allegria il linguaggio, magari precipitando dallo scivolo dell’arcobaleno.
DIPINGO LA MIA VITA
Dipingo la mia vita, prendo la tavolozza immergo il pennello nell’azzurro, sporco la tela segno le mie giornate più belle. Il pennello si appoggia sul nero dipinge un falco: giornate cupe, poi una nuvola: giornate soffici, sopra un prato di tranquillità. Manca solo un colore nel mio quadro: il viola insicuro del mio futuro.
Eugenia Destro classe seconda Scuola Secondaria
La vita: un quadro che ciascuno di noi dipinge con i propri colori, potrebbe essere una metafora logora e scontata, ma Eugenia ne fa un uso originale. Ed ecco una tela sporcata d’azzurro per i giorni belli, mentre per le giornate cupe il pennello dipinge un falco nero, che domina sinistro. Pennellate leggere disegnano efficaci metafore per i giorni sereni. Il futuro è il grande assente, ma se ci fosse sarebbe viola, il colore dell’incertezza.
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