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Oceanya.
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Fermati un momento.
Papā, fermati un momento.
Voglio parlarti.
Sai che cosa in cuore sento?
Sento damarti.
Sai perché ti voglio bene?
Perché tu vuoi bene a me.
Le giornate tue son piene
e non pensi mai a te.
Quando ho la mano nella tua,
provo un senso di riposo,
nulla pių mi fa paura,
mi sento forte e coraggioso.
Papā, fermati un momento.
Pensa a quello che tho detto.
Il tuo cuor godrā contento
al calor del mio affetto.
Al babbo
Questa mattina ho chiesto al mio tenero cuore:
"Suggeriscimi tu qualche detto d'amore,
suggeriscimi tu qualche soave accento
per fare il mio babbo contento!".
E il mio cuore mi ha risposto:
"Digli questo soltanto:
Ti voglio bene...
ma tanto, tanto, tanto..."
Al babbo lontano
(A. Cuman Pertile)
Caro uccellino che volando vai,
il babbo mio di certo tu vedrai.
Digli che č tanto buono il suo bambino,
e che spesso gli manda un bel bacino.
Digli che gli vuol bene e che lo aspetta!
Vola, uccellino, vola vola in fretta!
Al mio babbo
Al mio babbo un bacio e un fiore,
al mio babbo tanto amore,
tanto amore che parla e dice
che il mio babbo sia felice!
Al mio papā
Papā devo dirti una cosa importante,
non ridere sai, č interessante!
E' stata proprio brava la mia mamma
a darmi un papā come te,
sei il pių simpatico che ci sia,
sei proprio il papā che ci voleva per me.
Per la tua festa: un dono, un fiore,
ma non sono io il regalo migliore?
E se qualche volta ti prende la malinconia,
pensa a me e ti ritornerā l'allegria.
Al papā
Che bello giocare con le costruzioni
e poi quando č sera guardare i cartoni;
che gioia dipingere con i pennarelli
e mettere assieme i puzzle pių belli.
Ma il momento magico anche oggi sarā
quando ritorni tu: Papā!
Babbo
(Lilla Lipparini) (1951/1952)
Babbo, quando eravamo piccini
tu ci tenevi sui tuoi ginocchi,
non avevamo balocchi
perchč eravam poverini;
ma nella stanza oscura,
quando calava la sera
anche se la stagione era dura
facevi nascere la primavera.
Illuminavi la stanza di stelle,
di lucciole, di fiammelle,
la riempivi di fiori,
di trilli, di canti, di odori:
Gli angeli venivano a cento
avvolti nel velo del vento
e con i gigli fatati
sfioravano i nostri occhi,
ci davano sogni incantati,
facevan di noi lievi fiocchi,
fiocchi leggeri in cammino
per un viottolino di stelle........
Babbo, che nostalgia
di sedere sui tuoi ginocchi,
di sentire nel sonno
i tuoi occhi vegliarmi.
E addormentare il mio dolore,
e addormentare il mio tormento,
essere un fiocco nel vento
e un canto per il tuo cuore.
Ma se ti vengo accanto
nella casina di terra,
quella che ti rinserra
e dove sei tutto solo,
non c'č per te che il mio pianto,
non c'č per me che il tuo canto,
nel canto dell'usignolo.
Il mio papā
Lo conoscete il mio papā?
Ve lo presento: eccolo qua!
Ma non č vero che č un tesoro?
Un paparino tutto doro.
Se fa il severo, quando sarrabbia,
mi dice: "A letto!".
Io lo abbraccio, gli do un bacetto.
A questo punto subito molla,
diventa dolce, di pastafrolla.
Il Principe
(di Marco Moschini)
Arriva un Principe
con un cavallo bianco:
viene da lontano
e sembra molto stanco.
Al posto della spada
c'č l'ombrello
e c'č il cappotto
al posto del mantello;
perō a guardarci bene
il cavallo non ce l'ha,
io gli corro incontro
e gli dico: "Ciao papā!"
Il ritorno del babbo
Povero babbo! Stanco, scalmanato,
tutte le sere torna dal lavoro;
ma per cantar la nanna al suo tesoro
ha sempre un po' di forza e un po' di fiato.
Casca dal sonno; eppure fa un balletto
col bimbo che gli siede in braccio stretto.
Non ne puō pių, ma canta a faccia a faccia
col bimbo addormentato tra le braccia.
Papā, se tu sentissi
Papā, se tu sentissi come mi batte il cuore,
se premo con la mano,
mi batte pių forte ancora:
sai tu dirmi perchč batte cosė?
Perchč il mio amore per te sta tutto qui!
San Giuseppe
- San Giuseppe vecchierello
cosa avete nel cestello?
- Erba fresca, fresche viole
nidi, uccelli e lieto sole!
Nel cantuccio pių piccino
ho di neve un fiocchettino,
un piattino di frittelle
e poi tante cose belle!
Mentre arriva primavera
canto a tutti una preghiera,
la preghiera dell'amore
a Gesų nostro Signore.
Festa Del Papā
E un giorno tanto bello
La festa del Papā,
la stampa, la tivų
fan pubblicitā.
Ed io che son piccino
Ho tanta gioia nel cuore
E ogni mia parola č un petalo di fiore.
Papā, ti voglio bene,
restiamo sempre insieme,
gli auguri pių sinceri
parlano di pace e felicitā.
Accogli questi auguri
Conservali nel cuore,
ed io sarō per te
un profumato fiore.
Ti stringo forte al cuore,
ti abbraccio con affetto,
da oggi sarō pių buono
te lo prometto.
Buona Festa Papā.
Al mio Papā un bacio,
un fiore al mio Papā
con tanto amore
che parla e dice che
il mio Papā sua felice.
Padre, Anche Se...
Padre, se anche tu non fossi il mio
padre, se anche fossi a me un estraneo,
per te stesso, egualmente t'amerei.
Ché mi ricordo d'un mattin d'inverno
che la prima viola sull'opposto
muro scopristi dalla tua finestra
e ce ne desti la novella allegro.
Poi la scala di legno tolta in spalla
di casa uscisti e l'appoggiasti al muro.
Noi piccoli stavamo alla finestra.
E di quell' altra volta mi ricordo
che la sorella, mia piccola ancora,
per la casa inseguivi minacciando.
(la caparbia avea fatto non so che)
Ma raggiuntala che strillava forte
dalla paura, ti mancava il cuore:
che avevi visto te inseguir la tua
piccola figlia e, tutta spaventata,
tu vacillante l'attiravi al petto
e con carezze dentro le tue braccia
avviluppavi come per difenderla
da quel cattivo ch'era il tu di prima.
Padre, se anche tu non fossi il mio
padre, se anche fossi a me un estraneo,
fra tutti quanti gli uomini giā tanto
pel tuo cuore fanciullo tamerei.
(Camillo Sbarbaro)
Al Mio Papā
Mi sei mancato quando ancora ero piccino
qualcuno ti ha portato via senza un perchč
forse scordandosi di me... che c'ero!
ti ho cercato tra nubi sparse nel cielo
per poterti dire che eri speciale
come per tutti i bambini poterti abbracciare
mentre ti auguravo: "Buona Festa Papā"
nel tempo... ti ho trovato nel cuore
ho cercato la sedia in cui sedevi
per leggere il giornale nel cortile assolato
ho trovato il mio scoglio ad ascoltarmi
ho cercato i tuoi occhiali
per vedere che fai di bello nel cielo
ho trovato la tua luce che č in me
mentre mi accompagnavi negli anni
nel percorso dei tanti perchč
cercavo nel mio viso le tue carezze mancate
ho trovato nei racconti della gente...
nel mio chiedermi interiormente
nel cercare tra le immagini dei miei ricordi
ho trovato ch'č in me... che č restato tutto di te.
Grazie... Auguri Papā.
(Marco Spyry)
Grazie Papā
Da te, papā, ricevo tanto.
A te, papā, io voglio bene.
Dite, papā, io vado fiero.
A te, papā, io dico grazie.
Grazie papā, per il bene che mi vuoi.
Grazie papā, per i doni che mi fai.
Con te, papā, non ho paura.
Con te, papā. mi sento forte.
Con te, papā, mi trovo bene.
A te, papā, io dico grazie.
Grazie papā, per la gioia che mi dai.
Grazie papā, per quello che tu sei.
(B. Bartolini)
Mi Spiace Papā
Non sono un muratore
"mi spiace papā "
non sono un poeta
non sono un adulto
ma neanche un bambino
forse lo so cosa sono
sono quel sorriso
appena accennato
sulle labbra di mia madre
sono l'ultimo vagone
di quel treno
fermo al tramonto
prima che il mio cane
mi lecchi il viso.
papā
(Carlo Bramanti)
Papā
Papā
se sapessi
il tuo orologio mi funziona
come dirtelo piano
allorecchio
da vecchie foto aeree
sorreggendoti le palpebre
trascinarti a me
nella pianura delloro
e lentamente
togliere le ossa
allora
rimanendo figlio
dentro
e al polso la tua voce
(Franco Manzoni)
A Mio Padre
Ciao papā, ti vedo stanco
sarā la sera che ti cade addosso,
oppure gli anni che si fan sentire.
E' strano come le montagne,
si inchinino al passaggio della vita,
lasciando cadere a valle,
le sue rocce sgretolatosi nel tempo.
Li hai passati tutti i tuoi momenti,
restando sempre attento ai tuoi presenti,
e restare con lo sguardo al tuo passato
di cui a noi figli molto hai dedicato.
Mi hai fatto grande ma non solo fuori,
io di te ho molto dentro.
Quel che č stata la tua vita
per contarla non bastan le dita
di tutta quella gente che ti ha visto crescere
e lottare contro la tua sorte.
Starei una vita a raccontarmi di te,
che oggi mi guardi con lo sguardo di un bambino
e con il coraggio di darebbe la sua vita,
per farti vivere, la tua, un pō di pių.
grazie papā.
(Giammarco de Vincentis)
A Mio Padre
L'uomo che torna solo
A tarda sera dalla vigna
Scuote le rape nella vasca
Sbuca dal viottolo con la paglia
Macchiata di verderame.
L'uomo che porta cosė fresco
Terriccio sulle scarpe, odore
Di fresca sera nei vestiti
Si ferma a una fonte, parla
Con un ortolano che sradica i finocchi.
Č un uomo, un piccolo uomo
Ch'io guardo di lontano.
Č un punto vivo all'orizzonte.
Forse la sua pupilla
Si accende questa sera
Accanto alla peschiera
Dove si asciuga la fronte.
(Leonardo Sinisgalli)
O Papā
O papā su dammi la mano
grande e forte mi sento con te!
Tu mi guardi e mi dici piano:
son felice se tu sei con me.
Se mi tieni sulle tue spalle
Io mi sento un capo tribų
se mi tieni stretto al tuo cuore,
il mio amico pių grande sei tu.
Caro Papā
Caro Papā,
io dico con sinceritā
Tu sei per noi
il miglior Papā
Ci sostieni ogni giorno
Come guida sicura
Sul nostro cammino
col tuo sacrificio
Ci doni serenitā
Auguri!
Papā
Papā tu sei un tesoro immenso,
tu sei un mare dove trovo
tante tantissime cose belle
Papā tu sei la cosa pių bella che cč nel mondo intero.
Tu sei un asso che vince tutte le battaglie.
Tu sei lombra che mi segue sempre,
anche nei momenti di tristezza.
Tu sei un sacco pieno damore,
gioia , bontā e affetto.
Grazie Dio per aver scelto per me
un papā cosė buono, caro e tanto,
tantissimo affettuoso.
Papā
Bentornato dal lavoro
mio caro e buon papā.
Sulla via ti aspettavo
con un poco di ansietā.
Tu sei stanco, paparino
tutto il giorno hai faticato
per vestirmi e darmi il cibo,
per mandarmi ben calzato.
Vorrei tanto ricambiare
la fatica del tuo giorno
e per questo che con ansia
aspetto il tuo ritorno.
Ma tu sai che son piccino
Lavorare ancor non so
In compenso, papā caro,
prendi i baci che ti do
Auguri Papā
Papā
Se sei arrabbiato
perché nel traffico ti sei stancato,
caro papā riprendi fiato:
il mondo č bello ma un po' affollato.
Caro papā se sei un po' teso
ed il lavoro ti sembra un peso,
tu pensa sempre: sei nel mio cuore,
ti voglio bene a tutte le ore.
Al Mio Papā
Oh mio caro papā
Ti vorrei mandare un letterone
Lungo sei facciate,
ma le parole non le so trovare,
le avevo in mente
se ne sono andate.
Ora le porto nel cuoricino,
ma se leggerle tu vuoi, fatti vicino
metti lorecchio nel mio petto e stai a sentire; senti?
Lo senti quanto bene ti voglio?
Allora non ti scrivo e strappo il foglio!
Buona festa Papā!
Questa mattina ho chiesto al mio tenero cuore:
"Suggeriscimi tu qualche detto d'amore,
suggeriscimi tu qualche soave accento
per fare il mio babbo contento!".
E il mio cuore mi ha risposto:
"Digli questo soltanto:
Ti voglio bene...
ma tanto, tanto, tanto..."
Cos'č un Papā
Il papā non č solo
l'amico delle capriole sul letto grande
Non č solamente l'albero al quale mi arrampico
come un piccolo orso
non č soltanto chi tende con me l'aquilone nel cielo.
Il papā č il sorriso discreto che fa finta di niente
č l'ombra buona della grande quercia
č la mano sicura che mi conduce nel prato
e oltre la siepe.
(L.Musacchio)
Se tu fossi poesia damore
Mio caro papā se tu fossi una canzone
saresti la pių bella melodia della vita.
Se tu fossi un sentiero
saresti il viale che porta al mio cuore.
Se tu fossi un fiore
saresti la viola dei miei pensieri.
Se tu fossi un albero
saresti la quercia del mio amore.
Se tu fossi un colore
saresti il verde delle mie speranze.
Se tu fossi una stella
saresti la pių luminosa che mi indica il cammino.
Se tu fossi il sole
saresti la luce radiosa che rischiara la mia giornata.
Se tu fossi una chiave
saresti quella che apre lo scrigno dei miei preziosi segreti.
Se tu fossi una roccia
saresti la pietra della mia forza.
Siccome sei solo mio padre
sei e sarai lunico grande uomo che amerō per sempre.
Ti voglio bene papā.
(I piccoli autori della III B)
Per papā
Per papā un fiore
e l'amore,
per papā un regalo speciale
perché tu sei il papā ideale.
Caro papā ti vorrei dire
che senza te non potrei stare.
Tu che mi svegli alla mattina
con tanti baci e una grattatina,
tu che mi porti sulle tue spalle
per darmi il tempo di risvegliarmi,
e cominciare un'altra giornata
che inizia cosė con una risata.
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