Quando indignarsi è il minimo

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  1. la sirenetta
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    indignazione
    Ho pensato di aprire questo post perchè a volte nel quotidiano ci capita di sentirci indignati per qualche ingiustizia o contrarietà che non necessariamente siano rivolte verso noi stessi. ma anche agli altri...che siano essi animali o esseri umani.
    Oppure ci si può indignare leggendo le solite ''preoccupazioni'' di star e starlette sui giornali...che vivono in un mondo dorato e credono che tutto gli sia dovuto.
    O anche ci si può indignare per la situazione in cui versa la nostra vita come cittadini....o nella sfera personale.

    Mi rendo conto che scrivere dei motivi di un'indignazione o di un disguido, un problema, un equivoco, non risolve certo la vicenda, ma almeno è un piccolo sfogo
    da condividere magari con qualcuno che leggendo...la pensa come me.

    Oggi ad esempio leggendo i giornali (e ci sarebbero fatti su cui indignarsi)
    dicevo...ho letto le solite notizie che purtroppo sono frequenti nel periodo estivo
    con più regolarità e cioè l'abbandono degli animali.

    Ecco oggi (ma da sempre) sono indignata per chi pensa che abbandonare un animale non sia nulla di così grave.
    Personalmente lo giudico un atto di gran vigliaccheria.

    Mi permetto di scrivere qui dei versi molto significativi ( a mio parere)
    spero vi piacciano.....sò che il topic per le poesie è altrove...;) ma questa qui ci sta bene :)

    p. s.
    Amici del Forum .....se ne avete voglia potete scrivere qui la vostra indignazione per qualcosa che vi ha colpito.

    Grazie.

    Ecco i versi.....

    Credo che potrei vivere con gli animali, sono così placidi e pieni di decoro.
    Rimango ad osservarli per ore e ore.



    Non si affannano e non si lamentano della loro condizione,
    Non stanno svegli nel buio piangendo per i loro peccati,
    Non m'infastidiscono discutendo dei loro doveri verso Dio,
    Nessuno è insoddisfatto, nessuno impazzisce per la mania di possedere cose,
    Nessuno s'inginocchia davanti all'altro, o a un suo simile vissuto migliaia di anni fa,
    Nessuno è rispettabile o infelice su tutta la terra.



    Così mi palesano i loro rapporti con me e io li accetto,
    Portano segni di me, e chiaramente ne dimostrano il possesso.



    Mi chiedo dove presero quei segni,
    Ho forse percorso quella strada tanto tempo fa e li ho lasciati sbadatamente cadere?

    Walt Whitman

    West Hills 1819 - Camden 1892
    Poeta e scrittore statunitense




     
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  2. *Sjiofn*
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    Nella vita ci sono piccole o grandi cose su cui indignarsi e come giustamente hai scritto non sempre riguardano soltanto noi stessi. Condivido la tua indignazione verso coloro che maltrattano o abbandonano gli animali.
    Oggi quindi sono indignata per il tuo stesso motivo, domani poi vedremo.
     
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  3. la sirenetta
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    Quando si viaggia si vedono luoghi e s'incontrano persone....alcune ci possono colpire in modo positivo, altre no.
    Quando si vive si capiscono cose e si vedono luoghi e s 'incontrano persone...come potrebbe essere altrimenti?
    Sono indignata ...
    Si. Pensavo che durante il mio viaggio, ho incontrato in un luogo molto bello, una famigliola composta da due giovani genitori e una bimba piccolissima, di nome Noemi.
    Abbiamo iniziato a scambiare due parole, all'inizio sulla bimba ....poi dopo qualche convenevole, abbiamo parlato un pò di noi, del luogo di provenienza e cose del genere.
    Lui, il marito, originario di Caserta (Campania). Lei, la moglie, veneta di Venezia.
    Vivono in Veneto per lavoro e scelta personale, poichè lui ha deciso di accontentare la moglie e trovare un nuovo lavoro, per permettere a lei di non staccarsi dalle sue origini e dalla sua famiglia.
    Fin qui tutto ok.
    La mia indignazione è scattata quando lui ha cominciato a dire peste e corna del suo paese natio...della sua regione e ha iniziato a generalizzare, facendo di tutta l'erba un fascio e usando frasi stupide e luoghi comuni.
    Così mi son chiesta come può una persona giovane, intelligente (almeno mi aveva dato questa impressione)
    dicevo...come può ragionare con una mente ottusa e non capire che i disagi e i problemi sociali ci sono in ogni luogo e non bisogna demonizzare soltanto alcuni posti o persone a causa di qualcuno.
    Si, sono indignata...poichè non mi piace chi giudica dall'operato di poche persone, tutti marci e cattivi.

    Peccato, sarebbe forse nata un'amicizia ....forse ci saremmo mantenuti in contatto
    o chissà....ma ho preferito lasciar perdere chi essendo ''figlio'' di una terra ne rinnega bellezza e pregi solo a causa di qualcuno che sbaglia ....

    Non amo i luoghi comuni, nè chi giudica dalle apparenze e i discorsi fatti da quella coppia non mi son piaciuti.
    Ho detto loro che la pensavo diversamente ....ma di solito chi crede di possedere la ''verità assoluta'' non ascolta il parere degli altri.
    E cosi....addio bella famigliola e piccola bimba bionda ....dagli occhi innocenti ...di nome Noemi ...di sangue misto ....Nord e Sud ...in definitiva Italiana.
    Ma questo tuo padre non lo pensa e cosi....
    ho preso le distanze.

    Chissà....forse a volte m'indigno facilmente.....ma senza cattiveria e senza rancore.
     
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  4. *Sjiofn*
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    Anche questa volta condivido la tua idea e ovviamente l'indignazione, ero presente anche io e anche se non sono di origini italiane, ha dato fastidio anche a me.
     
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  5. la sirenetta
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    Oggi sono indignata per una situazione particolare che non riguarda me personalmente, ma mi ha colpito per l'aspetto ridicolo, squallido quasi grottesco... e son stata gentile usando questi termini.

    Io vivo in un paese di mare che sia d'inverno che d'estate è spesso meta di turismo, ovviamente nel periodo estivo l'affluenza è maggiore.
    Ci sono famiglie che soggiornano negli alberghi, gruppi di giovani che preferiscono il villaggio (a pochi kilometri) e anche persone che affittano gli appartamenti che gli abitanti del luogo mettono a disposizione.
    Fin qui tutto normale per un paese di mare.
    Logicamente i turisti provengono da molti posti, sia dell'Italia che dell'estero, essendo il luogo dove vivo un' incantevole meta turistica.
    Cosi nelle vicinanze della mia casa, precisamente in un appartamentino di fronte al terrazzo del mio soggiorno, si è stabilita una famiglia composta da marito, moglie, figli e una coppia senza bambini, forse parenti o amici.
    Dopo qualche giorno, siccome l'appartamento è diviso in 2 unità immobiliari, nella casa accanto a questa famiglia, sono arrivati due coniugi con un figlio adolescente.
    Tutto tranquillo, tutto normale...fanno vita di spiaggia, non sono molto rumorosi e comunque ....a fine mese andranno via.
    Ma fin dai primi giorni, siccome fa caldo, sono spesso sul terrazzino e mio malgrado ho notato un comportamento che si ripete spesso....
    L'uomo dell'appartamento limitrofo a quello della famiglia (quella con figli e coppia di amici o parenti al seguito) inizia a sorridere e salutare con enfasi la signora del balconcino accanto.
    Lei...ricambia ...poi qualche giorno dopo ...le 2 famiglie scendono insieme al mare e ritornano tutti uniti la sera.
    E....finchè una notte....ero sul mio terrazzo e vedo l'uomo scavalcare la piccola ringhiera divisoria e....i 2 restano per alcuni minuti abbracciati...poi lui riscavalca la ringhiera e torna in casa sua.
    Io ero imbarazzata e per qualche giorno non sono uscita la sera sul mio terrazzo...ma poi, giustamente, mi son detta che quella era la mia casa ed avevo tutti i diritti di sostare sul mio balcone.
    Insomma, per farla breve, i 2 piccioncini continuano le loro manovre....serali
    e poi la mattina...lui fa il marito affettuoso con la moglie e lei fa la donna amorevole con suo marito.
    Ma...sul balcone ....di primo mattino o di sera ....anche quando lui non scavalca la ringhiera....son saluti e ammiccamenti e baci lanciati e altro.

    Per me andrebbe anche tutto bene...poichè nella vita può capitare che un amore finisca e che 2 persone possano trovare un nuovo compagno/a, ma la cosa che mi fa indignare
    è la presa in giro che i 2 (amanti? innamorati? ) hanno nei confronti delle persone che hanno condiviso una vita intera con loro....già una vita intera....poichè dimenticavo un particolare....i due colombi....non sono più ...diciamo ''adolescenti''
    Lui è un tranquillo signore brizzolato ( 50 anni? o anche più) Lei ...la donzella ...avrà più o meno la stessa età.
    Io, chiariamo una cosa fondamentale, sono la prima a dire che l'Amore non ha età.
    L'Amore.
    Appunto.
    L'aspetto più ridicolo? o forse penoso?
    Che lui premurosamente in pubblico amoreggia con la moglie
    e lei ad ogni momento (si sente fin da casa mia ....è estate si sta con i balconi spalancati ...e lei ha una voce alta e stridula...)
    dicevo ....lei rivolgendosi a suo marito lo chiama ''amoruccio''.
    Falsi....ridicoli ....penosi....
    Ecco...sono indignata per il modo in cui qualcuno concepisce il rispetto per la persona che dice di amare....
    Si può non provare più interesse per il proprio coniuge...e ci si può innamorare di un altra persona...
    ma ....la falsità...No. Non la capisco.

    Ok...comunque...quest'estate passerà presto...e io riavrò il silenzio ...niente turisti, niente rumore...niente tradimenti e finzioni.

    Sarà che mi hanno insegnato che il rispetto è importante...che quando non ci si ama più ci sono i modi e termini adatti per dirlo...oppure sarà che ho un forte senso del ridicolo (quello degli altri e non solo)
    e quei 2 sono ridicoli.
    Quello non è Amore...cioè quello che fingono di provare per i rispettivi coniugi
    e quello che provano tra loro..
    l'Amore è Altro.
    Ne sono certa.
     
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    Oggi sono indignato per questo articolo che ho trovato ieri :angry:


    E poi mi vengono pure a dire che devo essere fiero della mia nazionalità italiana perchè abbiamo la cucina migliore del mondo (ok, su quello non si discute...peccato però che di buono l' Italia tenga solo quello): troppo facile proclamarsi contrario a qualsiasi cosa solo per non suscitare polemiche, quello lo saprei fare pure io!

    Edited by Tauré - 28/9/2012, 01:50
     
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  7. *Sjiofn*
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    Sono indignata, anzi ero indignata, poichè la situazione che mi aveva dato fastidio si è risolta brillantemente.
    Nella zona in cui c'è la mia agenzia dove lavoro, a qualche centinaio di metri di distanza, alcuni mesi fa aprirono un negozio di animali e mangimi. In principio sembrava tutto in ordine e pulito e qualche volta passandoci accanto mi soffermavo ad osservare la vetrina in cui erano esposti accessori per animali. Putroppo con la stagione estiva ho iniziato a notare che l'igiene del suddetto negozio andava lentamente a far posto a una situazione criticabile e precaria, che a mio parere poteva essere pericolosa per gli animaletti ospitati nel negozio.
    Così un paio di volte a distanza di alcuni giorni, entrai nel negozio con la scusa di comprare il mangime per i piccoli amici che io e mia cugina abbiamo a casa e con fare distaccato dissi al proprietario che all'interno si avvertiva un cattivo odore. La persona in questione si limitò a dire qualche frase di circostanza che mi risultò veritiera come una banconota da 300 euro. Col persistere di questa incresciosa situazione, una settimana fa, ho deciso di recarmi all'ufficio igiene del comune. Precedentemente mi ero presa la briga di raccogliere delle firme presso i negozianti della zona e varie altre persone, tra cui anche gli stessi clienti della mia agenzia (è un'agenzia di viaggi e turismo).
    Ho saputo martedì mattina che il negoziante di animali ha avuto due mesi di chiusura e una multa salata, gli animaletti sono stati presi in consegna dal personale veterinario scelto dal comune. Quindi ho pensato che qualche volta le istituzioni funzionano, eccome!
    Ero indignata, ma adesso sono contenta.
     
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  8. la sirenetta
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    Sono indignata ma non solo oggi...questo che mi accingo a scrivere è uno dei massimi motivi di indignazione ,almeno per quel che mi riguarda.

    Ci sono ogni giorno notizie che riempiono i giornali sia cartacei che virtuali... e non sempre sono notizie piacevoli. Ovviamente mi riferisco alla cronaca, alla politica ecc.
    Qualche volta verrebbe voglia di non leggere nulla per non provare rabbia, disgusto o peggio.
    Ci si accorge che siamo in un baratro orribile e che siamo in pochi a voler realmente reagire. Un pò perchè alla massa hanno tolto le forze, i popoli sono in ginocchio e alla mercè di ''personaggi'' che nei proclami affermano di poter risolvere i mali che ci affliggono, ma in realtà pensano solo a riempirsi le tasche.
    E rubano ...e ci derubano.Tutti ....non solo nel settore politico, aziendale, ospedaliero, istituzionale....rubano dovunque.
    Anche nello sport che dovrebbe dare stimoli ai giovani e poi essere d'esempio...rubano. Rubano. Schifo. Vergogna. Travestiti da campioni...travolti da strapoteri.

    Ma le notizie che più di ogni altra mi fanno indignare e per cui mi macchierei persino di un delitto (non stò scherzando) sono quelle sulle sevizie agli animali.
    Esperimenti o pseudo- esperimenti, compra-vendita di animali esotici, abbandoni, maltrattamenti.
    Ora...ammesso che non a tutti possano piacere gli animali, non ammetto però che molti restano indifferenti di fronte alle cattiverie nei confronti di queste creature.
    Poi le bestie sono loro.
    Sul serio ...commetterei un delitto a sangue freddo verso chi maltratta o sfrutta gli animali.
    Perchè certa ''gente'' non merita di vivere. Chi non ha rispetto per la vita...a qualsiasi genere essa appartenga, meriterebbe di perdere la propria di vita.

    E cosi ....anche oggi ho letto una notizia agghiacciante sugli animali...e c'era anche una foto....terribile, irrispettosa , inguardabile.
    Mi spiego....quella foto gridava ....vergogna.....vergogna ....verso le persone che credono di essere le creature più all'avanguardia del pianeta.
    Il genere Umano.....mammiferi evoluti e progrediti.

    Vergogna.
    E poi le bestie .....sono gli animali.
    Che quando uccidono lo fanno per mangiare, per istinto, per mille motivi legati alla specie cui appartengono.
    Mentre le bestie umane ....uccidono ( con i fatti e con le parole) per cattiveria.
    Schifo.
    Indignazione.
     
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  9. *Sjiofn*
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    Sono completamente d'accordo con te, non ho visto la foto a cui ti riferisci, ma conoscendoti so che non hai esagerato nel valutarla orribile e vergognosa. Per quel che riguarda il genero umano sono convinta che le persone degne e sensibili rappresentano un minimo gruppetto.
    E son d'accordo anche sul fatto che non tutti amano gli animali, ma il non amarli non implica il maltrattamento e cose del genere.
     
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  10. la sirenetta
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    Oggi sono indignata per un motivo personale...avevo, qualche anno fa, comprato delle piantine di gerani, margherite e ciclamini.
    Di comune accordo con una vicina(nei pressi della casa di nonna) , siccome a casa mia ci sono già tante piante sia all'interno che all'esterno, avevo trasportato le piantine nuove a casa sua.
    Però lei mi aveva chiesto se potevo comunque badarci io, poichè non aveva tanta dimestichezza con fiori e cose del genere.
    E cosi ...per lungo tempo, avendo accesso al suo terrazzo tramite un vialetto privato
    e ovviamente con il suo permesso, avevo curato le piccole piante ogni volta che potevo.
    Erano belle e rigogliose....è capitato in queste ultime settimane che non son potuta andare a casa di nonna ( che poi sarebbe casa mia, ma ancora preferisco chiamarla cosi, come se i nonni ancora fossero là)
    e quando ci son ritornata.....sorpresa....la vicina aveva a suo modo curato le piante, facendo travasi e altre amenità, di cui non conosceva la pratica, ma solo per sentito dire.
    Le piante erano sciupate...diverse.....non erano più le stesse.
    Io ho un carattere particolare....ci tengo molto agli animali, alle piante, alle persone o alle cose che amo...e vedere che qualcuno con interventi sbagliati o superficiali possa rovinare tutto.....mi fa passare la voglia di dare ancora il mio contributo.
    E così alla vicina che mi chiedeva se trovavo di mio gusto la nuova disposizione di vasi e piante ....ho detto solo '' no'.

    Ormai le piante sono a casa sua da tanto tempo, anche se all'epoca le comprai io...
    le avevo curate con tanta attenzione e adesso....non erano più le stesse.
    Istintivamente avrei voluto prendere le piante e portarle con me...ma ormai ci aveva messo le sue mani ....che avevano rovinato tutto.

    A volte per non vedere in rovina quel che si è cosi attentamente curato, conviene girare le spalle e andar via.

    Di solito io non giro mai le spalle alle persone, o animali o alle cose che amo.
    Ma qualche volta, quando gli altri rovinano tutto...

    Sono indignata, ma anche dispiaciuta per le piante.
    Forse chiederò alla vicina di accettare dei soldi, cioè le ricompro le piante...e le porto a casa mia ....staremo strette :)
    ma almeno le amerò ...senza trattarle con superficialità.
     
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    Ammiro il tuo coraggio, Ariel :)
     
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  12. la sirenetta
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    Oggi sono indignata per questa notizia

    Le orfanelle eredi milionarie
    perdono tutto per un raggiro



    Orfane, cresciute in condizioni indecorose, tradite da chi le doveva accudire, depredate e ora beffate dalla Legge cui si erano rivolte per far valere i loro diritti. La storia delle orfanelle del Galletti Abbiosi, orfanotrofio di Ravenna chiuso nel 1974, è di quelle che farebbero indignare chiunque. Solo di recente, da anziane e con la vita ormai alle spalle, hanno scoperto di essere le eredi dello sconfinato patrimonio del conte Carlo Galletti Abbiosi, fondatore del loro istituto.



    Una notizia che era stata loro opportunamente taciuta. Ma il giudice cui si sono rivolte per ottenere quanto spettava loro ha stabilito che sono arrivate troppo tardi a pretendere la loro eredità. E ora, le orfanelle, dovranno anche pagare all’ente religioso che si è appropriato di quei beni, la bellezza di 60.000 euro di spese legali.



    Per capire i passaggi di questa tortuosa vicenda bisogna risalire a oltre un secolo e mezzo fa, 1867, anno della morte del conte Galletti Abbiosi. Il nobile ravennate, proprietario di terre e possedimenti in tutta la provincia, non avendo figli decide di destinare il suo ingente patrimonio all’erezione di un orfanotrofio per bambine tra i 7 e i 12 anni. A gestirlo, un comitato formato dall’arcivescovo di Ravenna, dal canonico più anziano della diocesi metropolitana, dal parroco di San Pietro Maggiore, dal sindaco, dal presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna e dal primo massaro della Casa Matha.



    Il testamento è chiaro: il complesso dei beni dovrà servire a garantire l’esistenza dell’orfanotrofio e non potrà essere ceduto. L’istituto non potrà essere fuso con altri enti e, nel caso dovesse chiudere o i termini del testamento dovessero essere violati, l’intero patrimonio andrà alle ultime orfanelle ospitate.

    Così, purtroppo, non sarà.



    Già nel 1947, infatti, i beni del conte vengono venduti a un privato, Angelo Tassinari. È una vendita per interposta persona perché nel 1953 Tassinari rivende i beni alla Cassa di Risparmio di Ravenna (il cui presidente, come membro del comitato di gestione dell’ente, sei anni prima ha autorizzato la vendita). Succede dell’altro. Nel 1974 le orfanelle vengono messe alla porta e la struttura chiusa. Lo è solo operativamente perché nel 1982 viene cambiato lo statuto e nel 1994 la Regione autorizza la fusione dell’Orfanotrofio femminile Galletti Abbiosi con l’Ospizio per l’infanzia Mons. Giulio Morelli. Tre anni dopo confluisce anche la Fondazione Pallavicini Baronio e nasce così la fondazione «Istituzioni di Assistenza Riunite Galletti Abbiosi-Monsignor Morelli Pallavicini Baronio».



    Le orfanelle, diventate grandi, continuano la loro difficile vita ignare della loro eredità. Intanto la fondazione cede l’ex orfanotrofio all’Arcidiocesi di Ravenna che, nel 2000, affida la struttura a un privato. Grazie a 5 miliardi di lire di fondi per il Giubileo, il privato ci costruisce un ostello per pellegrini che, come molte strutture simili, nel giro di poco diventa un albergo di lusso con tanto di autorizzazione del Comune di Ravenna. Il titolare, giusto per la cronaca, è un parente di un consigliere comunale.

    E il testamento del conte Galletti Abbiosi? Violato, ripetutamente. Lo scoprono due ex ospiti dell’orfanotrofio che, chiamate a raccolta le «colleghe», le convincono a citare in giudizio l’ente religioso. Il tribunale di Ravenna conferma le ripetute violazioni del testamento mentre l’arcivescovo, sulla questione, mantiene un imbarazzato silenzio. A questo punto - si dirà - le orfanelle dovrebbero ottenere quanto loro negato per quasi 40 anni.

    Ancora una volta, così non sarà.



    Il giudice di Ravenna ha sentenziato che un erede deve accettare la sua eredità entro dieci anni. Stabilito che le ospiti più piccole dell’orfanotrofio nel 1974 avevano 7 anni e dunque avrebbero raggiunto la maggiore età nel 1991 (all’epoca si diventava adulti a 21 anni), le orfanelle avrebbero dovuto rivendicare quanto spettava loro entro il 2001. Le orfanelle hanno perso la causa e ora dovranno pagare le spese legali dell’ente religioso: 60.000 euro. Cosa che non intendono fare. «Proporremo appello - dichiara Chiara Boschetti, avvocato che segue una cinquantina di loro - Sono deluse e indignate, e le comprendo». Chissà cosa penserebbe il conte Galletti Abbiosi se vedesse il suo orfanotrofio trasformato in un albergo per ricchi e le sue predilette indigenti costrette a pagare.
     
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  13. la sirenetta
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    Qualche volta indignarsi è il minimo...già.

    A volte per alcune situazioni non vale neanchè più indignarsi. Semplicemente ci si stanca, si comprende che non serve più remare controcorrente.
    Si... in alcune occasioni si parte con tutti i buoni propositi e pensieri positivi e si cerca di costruire, ma quando a far cose costruttive si rimane soli o al massimo in pochi...allora che tutto vada come vuole.

    Sotto il mio avatar c'è una frase che sento molto ''mia'' e che si adatta in tante circostanze.

    ''Vale la pena di lottare solo per le cose senza le quali non vale la pena di vivere''

    e anche la frase che è all'inizio della firma potrebbe fare al caso.


    ''Anche per spostare una montagna bisogna cominciare portando via i sassi più piccoli.E' molto facile, contrariamente a quanto si crede, deviare un fiume o spianare un monte piuttosto che cambiare l'animo umano.''

    O anche potrei usare un detto popolare famoso dalle mie parti: '' Na noc rintro a nu sacc nun fà rummor''
    Traduco: ''una sola noce in un sacco non fa rumore''

    Quindi ....che tutto segua la corrente ....io non farò ''rumore''

    non ne vale la pena.
     
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  14. la sirenetta
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    C'era una volta un uomo, no non è l'inizio di una favola, anche perchè al passo in cui stanno andando le cose...la situazione non avrà un lieto fine, secondo il mio modesto parere.

    E cosi sono indignata, o forse indignata non è il termine adatto.
    Forse sono delusa, o perplessa o anche mi cadono le braccia di fronte a certe situazioni.

    Dicevo...c'era una volta un uomo, o almeno quello che pensavo fosse un uomo.
    Con i suoi pregi e i suoi difetti, come tutti del resto.
    Facevo parte insieme ad altre colleghe di uno dei giornali a tiratura locale per cui collaboro, e questa persona, nonostante alcuni punti di divergenze nei nostri modi di pensare, mi sembrava una persona abbastanza normale e intelligente.
    Appunto...mi sembrava.

    E invece da qualche tempo, ha iniziato una collaborazione con alcuni elementi esterni al gruppo di lavoro ''storico'' e da qui...niente è più come prima.
    Si respira una difficile aria negli uffici (che per mia fortuna non frequento spesso, siccome il mio lavoro prevede una gestione personale)
    e cosi....c'era una volta un uomo....che tristezza.
    Un uomo che si rende ridicolo e che non sà più gestire nulla sul lavoro senza farsi influenzare dal parere inutile e incompetente di certe persone.

    Triste, ridicolo... da dimenticare.
     
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  15. la sirenetta
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    Sono indignata...forse non è il termine adatto stamattina per descrivere una situazione in cui sono ''indignata'' con me stessa.

    Già, con me. Perchè a volte non serve indignarsi con chi ha orecchie per sentire e non ode.
    E nemmeno con chi guarda ma non ''vede''
    Poichè come dice un vecchio detto '' Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire''

    Ed io sono indignata con Me.
    Perchè ho cercato di dire e fare e spiegare e aiutare ....ma adesso sono stufa.

    Basta.

    Eppure la storia ci insegna che non bisogna dar le ''perle ai porci''
    e anche che '' E' bene scuotere anche la polvere dalla suola delle nostre scarpe e andar via da un luogo dove non c'è comprensione, nè ascolto, nè rispetto nè altro''

    Anche la Bibbia ( per chi ci crede) ci insegna che dobbiamo tollerare le persone ''moleste''
    e che bisogna ''correggere '' un nostro ''fratello'' quando possiamo fino a 7 volte 7.

    Solo 7 volte 7.

    Allora io le ho superate :)

    Ma io non sono Gesù (purtroppo o per fortuna??? chissà)
    Visto come è stato trattato da chi gli diceva ''Ti voglio bene , ti sono amico, non ti abbandonerò mai, nè altri riusciranno a confondermi le idee su di Te''

    (vedi Giuda o anche Pietro che '' prima che il gallo canti ....mi rinnegherai 3 volte''

    Gesù: '' Mi ami Pietro? ''
    Pietro: '' Si Signore''

    Gesù: '' In verità ti dico che prima che il gallo canti mi rinnegherai 3 volte''

    Pietro:''No mai, non accadrà mai''

    e invece ...sappiamo come andò a finire.
    Pietro lo rinnegò, Giuda lo tradi...(però ebbe la dignità di impiccarsi)

    Quindi io non sono Gesù, non sono che un essere umano
    con difetti e qualche pregio (almeno cosi mi dicono parenti e amici e chi mi ama. Ma loro forse non fanno testo)

    E così sono indignata con Me.
    Perchè ho frainteso qualcuno che pensavo fosse una persona amica, credevo mi ascoltasse, o anche che apprezzasse le cose fatte e dimostrate da me.
    Ma ...niente di tutto ciò.

    C'è solo una cosa che mi trattiene ancora da voltare definitivamente le spalle a questa persona (persona??????)

    Ed è solo per l'interesse e l'amore e la fiducia che nutro in qualcosa in cui credo da quando avevo solo 2 anni e con la mia famiglia dalla Corsica ci trasferimmo al luogo in cui mio padre era nato.

    Quella è l'unica forza in grado di trattenermi.
    Per loro ho gioito, sofferto, sperato, aspettato, vissuto con entusiasmo momenti unici
    Grazie a questo in cui credo...è cambiata la mia vita ed ho avuto un Dono immenso che se me lo avessero raccontato qualche tempo fa... non ci avrei creduto. E invece....

    Ma indignarmi con me stessa non serve.

    Bisognerebbe ''scuotere la polvere dai calzari''
    Già.
    Polvere.

    Quello che alla fine siamo tutti....Polvere.

     
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