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Entro il 2015 diremo addio alla ricetta medica cartacea, basterà infatti semplicemente fornire la tessera sanitaria con un codice inserito dal medico corrispondente alla prestazione desiderata. Questa innovazione riguarderà sia i pazienti che devono recarsi in farmacia che quelli che dovranno sottoporsi ad un esame diagnostico in ambulatorio. La nuova linea fa parte del decreto approvato tre giorni fa dal Consiglio dei Ministri in merito alla creazione del Fascicolo sanitario online. L’eliminazione della carta avverrà gradualmente. «Le Regioni provvedono alla graduale sostituzione delle prescrizioni con le equivalenti in formato elettronico in percentuali che non dovranno risultare inferiori al 60% nel 2013, all’80% nel 2014 e al 90% nel 2015». Secondo il Ministro della Salute «è un salto culturale di notevole importanza sul piano della qualità dei servizi e il contenimento dei costi». I medici che non rispetteranno le scadenze prestabilite si troveranno a fare i conti con sanzioni pesanti, che potranno variare dal licenziamento allo stop della convenzione col servizio sanitario nazionale. L’idea della “ricetta digitale” ha avuto inizio nel 2004, con l’avvento della tessera sanitaria. Nel 2009 tutte le Regioni erano pronte, poi improvvisamente nel 2011 un provvedimento ha stabilito nuove scadenze. Il Fascicolo sanitario digitale conterrà una sintesi della storia di ciascun paziente. Dal 1 gennaio 2013, la cartella clinica potrà essere conservata «anche solo in forma digitale» sia per le strutture pubbliche che per quelle private convenzionate. Sul progetto Sanità per ora solo poche regioni italiane stanno al passo con i decreti, in testa su tutte troviamo l’Emilia Romagna, la Toscana e la Lombardia.
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