Palermo

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    Palermo (IPA: /paˈlɛrmo/, Palermu in siciliano) è un comune italiano di 653.444 abitanti, capoluogo della provincia di Palermo e della Regione Siciliana.


    È il quinto comune italiano per popolazione dopo Roma, Milano, Napoli e Torino e trentunesimo a livello europeo; è, inoltre, il principale centro urbano della Sicilia.

    L'area metropolitana di Palermo, che comprende il capoluogo ed altri 26 comuni, conta una popolazione di 1.041.314 abitanti.


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    Estesa lungo l'omonimo golfo nel Mar Tirreno e adagiata sulla pianura della Conca d'Oro, così chiamata per via delle colorazioni tipiche degli agrumi che un tempo dominavano il paesaggio, è circondata completamente da una cinta muraria naturale: i monti di Palermo. Il tessuto urbano è diviso dal fiume Oreto che scorre nella sua omonima vallata.

    palermo


    Fu capitale, dal 1160 al 1816, del Regno di Sicilia, e seconda città per importanza del Regno delle Due Sicilie fino al 1861. È sede dell'Assemblea regionale siciliana, dell'Università degli Studi e della principale arcidiocesi regionale
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    Palermo è una delle città sul Mediterraneo che dagli ultimi decenni suscita sempre di più l’interesse dei turisti. Perla della Sicilia, la sua storia è fatta di numerose conquiste e dominazioni straniere che non hanno fatto altro che arricchirla sempre di più dal punto di vista architettonico e culturale.

    Palermo fu fondata dai Fenici nel 700 a.C., che ne fecero il loro avamposto commerciale grazie alla costruzione del porto. Ai Fenici seguirono i Cartaginesi e ad essi i Romani, che ne mutarono il nome in “Panhormus”. In seguito all’ascesa dei Romani presero il sopravvento in città i Vandali e, successivamente, gli Arabi: in questo periodo Palermo (denominata Balarm) si popolò di minareti, moschee e mercati cittadini, alcuni dei quali permangono ancora oggi (tra i più famosi quello di Ballarò e quello della Vucciria).

    Nel periodo delle crociate giunsero in città le popolazioni normanne che instaurarono un clima di tolleranza e pace, tanto che il periodo della dominazione normanna viene spesso ricordato come quello de “gli anni d’oro” della città. Oggi Palermo si mostra sempre di più come una città multietnica, mescolanza di quartieri antichi, zone residenziali eleganti che si scontrano con i quartieri più poveri, mercati cittadini e bellissimi parchi circondati da ville aristocratiche.

    Palermo


    Dal punto di vista turistico di particolare rilevanza architettonica è la Cattedrale, fatta realizzare nel 1185 per opera dell’Arcivescovo Gualtiero Offamiglio e dedicata a Maria Asssunta, che durante la dominazione saracena fu trasformata in moschea. Verso la fine del 700 la sua forma originaria fu totalmente modificata ad opera dell’architetto Ferdinando Fuga, per volere di Carlo III di Borbone, che gli diede la forma a croce latina che conserva ancora oggi. In questo periodo fu realizzata anche l’imponente cupola della Cattedrale ad opera dell’architetto palermitano Marvuglia. La zona che circonda la Cattedrale è cinta da un muro in marmo sulla cui superficie si innalzano 16 statue che raffigurano Santi e Prelati.


    Nella parte interna, la chiesa è a tre navate e sulle sue pareti si possono osservare ancora oggi gli stupendi affreschi di Mariano Rossi e alcune sculture del Gagini che si innalzano sui pilastri della navata centrale. La navata destra, invece, ospita una piccola cappella con un’urna argentata che contiene i resti di Santa Rosalia, la patrona della città. Nella cripta, poi, sono contenute le spoglie funebri degli Arcivescovi della città ed il “Tabularium” un importante archivio storico che contiene documenti in greco, arabo e latino. All’interno della Cattedrale sono conservati anche i sarcofagi di Federico II e degli altri appartenenti alla famiglia reale normanna.
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    Altro edificio storico strettamente legato al periodo normanno è il Palazzo dei Normanni, noto anche come Palazzo Reale, sede della Regione Sicilia e che contiene numerosi mosaici in stile bizantino. All’interno del Palazzo dei Normanni è visibile la Cappella Palatina, realizzata tra il 1130-1140 in stile arabo-normanno e sede del Parlamento regionale. Nella Cappella Palatina è possibile ammirare lo stupendo mosaico definito come uno dei più belli e meglio conservati di tutta Italia
    .=palermo-citta

    Il Palazzo Reale sorge nei pressi dei Quattro Canti, l’incrocio più importante della città, a forma ottagonale e chiamato anche “Teatro del sole” per la sua esposizione continua ai raggi solari. Esso divide Palermo nelle sue 4 aree principali. Di particolare rilevanza storica sono anche le Catacombe del Convento dei Cappuccini, che conservano i resti mummificati degli antichi abitanti della città.
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    Il Palazzo Pretorio è un altro degli edifici palermitani più importanti dal punto di vista architettonico grazie alla sua molteplicità di stili. Realizzato a partire dal 1300 ha subito trasformazioni fino al 1875 ed oggi è la sede del Comune. Di particolare bellezza è la sottostante Fontana Pretoria realizzata in marmo bianco e corredata di numerose statue che abbelliscono la piazza stessa. Tra le altre attrattive turistiche vi sono le numerose chiese realizzate ognuna con particolari abbellimenti architettonici e i paesi limitrofi a Palermo, ad esempio Monreale, ricchi di riferimenti artistici, architettonici e culturali.
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    L’area che circonda il centro di Palermo viene molto curata e protetta. Esiste infatti un rigido codice di protezione delle zone naturali di ineguagliabile bellezza ed uniche nel loro genere, alcune risultano addirittura incontaminate.

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    A circa 15 km dal centro, troviamo per esempio Capo Gallo, una riserva ricca di grotte. Poco più a sud, troviamo invece l’area di Capo Rama, oggetto di tutela dal 1968, che viene considerata un “biotopo di inestimabile valore”. Altra importante destinazione turistica è l’Isola delle femmine, luogo denominato in questo modo particolare per un’antica leggenda che tutt’oggi, grazie ad un’antica torre, si respira nell’aria. Si dice infatti che un gruppo di donne turche fu messo in esilio sull’isola, dove venne costruita l’antica torre.

    A nord di Palermo troviamo un’altra importante e conosciuta isola che non si puó non citare, Ustica, prima riserva marina d’Italia. Particolarmente ricca, quale punta emergente di un vulcano sottomarino, è di origine vulcanica. Di conseguenza, grazie al caratteristico colore scuro, tendente al nero, l’isola è anche conosciuta come la perla nera del Mediterraneo. Particolarità della zona, dedicata agli amanti del sub, è un intrigante percorso subacqueo archeologico, derivante dalla ricca storia e dai suoi resti di antiche civiltà.


    Personalità legate a Palermo



    Palermo è stata città natale di due papi: il primo, papa Agatone, divenuto monaco a Palermo, fu a capo della chiesa dal 678 al 681. Agatone è raffigurato in una statua situata sulla balaustra posta fuori la cattedrale della città ad angolo con il Corso Vittorio Emanuele. Circa una decina di anni dopo venne eletto il palermitano Papa Sergio I, cui si deve l'introduzione dell'Agnus Dei nella liturgia.

    Tra le personalità nate a Palermo spiccano la scrittrice Natalia Ginzburg, il maestro del cinema Vittorio De Seta. Nel campo dello spettacolo abbiamo Virgilio Savona del Quartetto Cetra, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, tra i più celebri comici del cinema italiano.
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    Nella loro comicità non mancavano le battute in dialetto palermitano e le buffe mosse di Franco Franchi, che spesso ricordavano quelle dei Pupi siciliani. Altri personaggi famosi del cinema nazionale nati a Palermo sono: Aldo Baglio, Francesco Benigno, Lando Buzzanca, Pino Caruso, Luigi Lo Cascio, Claudio Gioè, Tony Sperandeo (conosciuto per il largo uso della lingua siciliana), senza dimenticare la coppia Ficarra e Picone e la comica Teresa Mannino. Conosciuti inoltre per via del programma televisivo Striscia la Notizia sono gli inviati Stefania Petyx e il conduttore Sasà Salvaggio, nato a Cinisello Balsamo ma cresciuto a Palermo; tra gli altri personaggi famosi, figurano la cantante Giuni Russo, il calciatore Mario Balotelli, l'ex calciatore Salvatore Schillaci, il giornalista e scrittore Gianni Riotta, il giornalista Paolo Ruffini, l'étoile Eleonora Abbagnato e la top model Eva Riccobono. Tra i deputati, l'avvocato Giulia Bongiorno e il presidente del Senato della Repubblica Renato Schifani. Palermitane sono la fotografa Letizia Battaglia e la commediografa e regista Emma Dante.


    Eventi



    Festa di Santa Rosalia o U fistinu, è la festa dedicata alla santa patrona dal 1624 in poi, ogni anno rappresenta un evento a cui prendono parte migliaia di persone, principale evento della città, si svolge con la processione dei carri trionfali della santa per il Cassaro, con il finale della festa colorato dai giochi pirotecnici sul lungomare del Foro Italico;
    Fiera del Mediterraneo, manifestazione espositiva svolta dal 1946 al 2008;
    Palermo film festival, progetto cinematografico nato nel 2000;
    Premio Mondello, premio letterario istituito nel 1975;
    Rally aereo di Sicilia, rally organizzato presso l'aeroporto di Boccadifalco dal 1949;
    Rally Targa Florio, gara automobilistica nata nel 1906 trasformata in rally dal 1978 in poi;
    World Festival on the Beach, manifestazione sportiva attiva dal 1995

    Frazioni



    Palermo è una città policentrica, poiché durante l'espansione urbanistica novecentesca vennero inglobati centri urbani preesistenti.Questi piccoli centri abitati sono le storiche borgate o frazioni, talvolta a seguito della cementificazione della Conca d'oro, poco distinguibili all'interno del tessuto urbano. Il sistema di questi centri ha origini antiche e, grazie a una capillare rete viaria metteva in collegamento il centro storico con una ventina di altri insediamenti dislocati nel territorio vicino in modo da assolvere ognuno a una determinata funzione: vi erano le borgate marinare, come Mondello, Sferracavallo, Addaura, (con un'economia votata soprattutto alla pesca), quelle invece dedite tutt'oggi all'agricoltura degli agrumi, come Ciaculli, Croceverde-Giardina, Belmonte Chiavelli e Santa Maria di Gesù. Queste ultime, oltre che borgate di campagna sono frazioni ancora ben distaccate dal centro urbano, e ben delimitate dalle montagne. Queste borgate vivono quasi esclusivamente di coltivazione agrumicola. A Ciaculli si coltiva il mandarino tardivo, protetto da Slow Food.

    Mondello


    Ciaculli ai piedi del Monte Grifone Mondello è una località balneare, originariamente villaggio di pescatori, sviluppatosi intorno ad una antica tonnara. In seguito alla bonifica del territorio circostante[53], tra il 1892 e il 1910, viene costruita una città giardino con numerose ville in stile liberty e il Kursaal a mare. Da Mondello si accede alla Riserva naturale di Capo Gallo - Isola delle Femmine. Il periodo d'oro di questo luogo fu la Belle Epoque, quando la ricca borghesia cittadina fece costruire le ville in quello che era lo stile più attuale, il liberty.
    Giacomo_costa_-_mondello
    Sferracavallo è un'altra località balneare. Borgo marinaro e turistico, e sviluppatosi intorno alla tonnara di Calandria, è stretto dai Monti Billiemi e da Pizzo Santa Margherita. Durante alcuni scavi archeologici nelle grotte Impiso, Pecoraro e Conza sono stati scoperti materiali del paleolitico superiore. All'inizio la piccola comunità ebbe un'economia incentrata sul mare, col passare del tempo gli abitanti si dedicarono anche alle attività agricole con la coltivazione dei vigneti, del mirto e del sommacco. Intorno al XVI secolo vennero costruite due torri a difesa della borgata dalle continue razzie piratesche; una di queste due torri fu distrutta per far posto all'attuale autostrada Palermo - Punta Raisi. Dopo il XVIII secolo, vennero costruiti numerosissimi villini in stile liberty.
    Addaura è una borgata che si trova a sud-ovest di Mondello e che ospita numerose ville di recente costruzione. A circa 70 m s.l.m., si trovano alcune grotte dove sono stati rinvenuti resti del paleolitico e del mesolitico che si trovano ora al Museo archeologico regionale Antonio Salinas; in altre grotte vicine sono stati rinvenuti graffiti con figure umane ed animalesche d'era paleolitica. La costa dell'Addaura un tempo era difesa da una torre del XV secolo di cui non resta molto.

    La Cucina



    Panelle

    La cucina palermitana è una cucina tipicamente povera ma ricchissima di calorie. È composta in larga parte da i tranci meno nobili degli animali, che in altre zone d'Italia vengono eliminati e non mangiati. Di particolare interesse è il "cibo da strada", ancora largamente diffuso, che rappresenta perfettamente i gusti dei palermitani. Re del Fast food stile palermitano e uno tra i cibi preferiti dai palermitani è il panino con la milza, esso viene consumato caldo con dentro scaglie di caciocavallo e fette di milza di vitello fritta nello strutto. Molto presente anche la cultura e la tradizione araba, in particolare nei dolci come la cassata e la frutta Martorana. C'è inoltre da dire che esiste una variante palermitana della Pizza: lo sfincione. Protagonista della cucina palermitana è inoltre, la farina di ceci, da qui una volta impastata si ritagliano le famose panelle, ottime da gustare calde con limone.

    Agricoltura e pesca


    Mandarini
    Benché il territorio sia prevalentemente urbanizzato all'interno del comune sono ancora presenti vasti territori dedicati all'agricoltura. In particolare forte è la presenza di questi terreni nella zona di Ciaculli dove viene coltivato un particolare tipo di mandarino locale[54] per il quale i produttori si sono riuniti in un consorzio. Tale consorzio tratta anche un frutto che in zona trova il suo habitat: la Nespola.

    La pesca è ancora un'importante attività cittadina: grossi gruppi di pescatori sono presenti in alcuni porti minori cittadino come La Cala e soprattutto il porto di Sferracavallo La borgata è infatti rinomata per la grossa presenza di ristoranti specializzati nella preparazione di pietanze a base di prodotti itticiL'allevamento è diffuso soprattutto aldilà delle alture che delimitano il tessuto urbano della città. È inoltre diffuso a largo dalla costa cittadina l'allevamento del tonno.


    palermo-citta

    Mondello

    Palermo

    Palermo-Italy

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    Ficarazzi
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    Edited by Oceanya - 15/6/2015, 04:20
     
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    Palermo

    palermo/mondello

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    Edited by Oceanya - 15/6/2015, 04:07
     
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    Ficarazzi


    Ficarazzi-Italy-Sicily


    Ficarazzi è un comune italiano di 12.124 abitanti della provincia di Palermo in Sicilia.
    È l'undicesima città della provincia per popolazione.

    oggiCastelloAlto


    Storia

    Il nome deriva dal latino Ficaratium, denominazione romana di un casale posto presso la foce del fiume Eleuterio, a poca distanza dall'attuale centro abitato. Il primo insediamento dell'area è però databile al XII secolo a.C., quando i Greci di stirpe dorica invasero l'isola di Creta e molti esuli Cretesi fondarono nuovi insediamenti sulla costa occidentale della Sicilia. Furono i Greci a dare il nome al vicino fiume Eleutheros, che significa libero. Fakarazz è il nome arabo di Ficarazzi, dal significato di eccellente. Il primo a credere nella zona fu il viceré Pietro Speciale, il quale impiantò le piantagioni di canna da zucchero e fece costruire la torre e il primo insediamento rurale. Nel corso dei secoli successivi la proprietà del feudo passò sotto varie mani tra le quali la famiglia Chiaramonte che aveva un grosso feudo che vendette nel XIV secolo. Nel 1648 la zona passò sotto il controllo dei Padri Teatini, che mantennero il feudo per quasi un secolo. Nel 1733 il feudo venne acquistato dal principe Giardina, che si occupò della sistemazione dell'agglomerato urbano, la zona venne bonificata e ripopolata. La famiglia Giardina mantenne il dominio sulla città fino all'unità d'Italia. Venne riconosciuto ufficialmente come comune nel 1750. Negli anni si è andato sviluppando grazie alla vicinanza di Palermo.

    Palazzo Giardina

    Detto comunemente Castello è il principale monumento di Ficarazzi. Si tratta di una torre altomedievale del V secolo attorno alla quale sorse il primo agglomerato del paese.

    Recintata e addossata ad esso è la Chiesa dell'Ascensione.

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    La torre inizialmente fu pensata per la difesa contro gli attacchi pirateschi. Nel 1727 una ristrutturazione ne stravolse completamente la funzione trasformandola in dimora principesca: venne costruita una grande scalinata con scenografiche balaustre sopra le quali sono presenti acroteri collega il Castello alla sede stradale posta su un diverso livello. I lavori furono completati nel 1730. A partire dal 1812, quando la funzione difensiva era ormai inutile, i saloni della dimora furono allargati e decorati, vennero inoltre aperte nuove finestre e costruiti balconi.La costruzione è comunemente attribuita a Pietro Speciale, Pretore di Palermo, al quale si deve la costruzione dell'omonimo palazzo ora denominato Raffadali in Piazzetta Speciale.La trasformazione in residenza, quasi una villa, sul modello di quelle che sorgevano contemporaneamente a Bagheria, con la costruzione della scalinata e la eliminazione degli elementi militareschi, si deve a Luigi Giardina e Massa Grimaldi, Marchese di Santa Ninfa, figlio di Elisabetta del Castrone, insignito del titolo di Principe di Ficarazzi nel 1736 da Carlo III di Borbone, divenuto imperatore con il titolo di Filippo V di Spagna.Il Castello dopo la sua morte pervenne al figlio Diego e, estinto il ramo principale della famiglia, ai suoi discendenti Giardina Naselli e Giardina Cannizzaro, finché negli anni '30 fu acquistata dal cav. Macchiarella che alla morte lo donò alle Suore Teatine.

    Acquedotti
    Due ponti ad archi che attraversavano i vari avvallamenti del terreno trasportando acqua da una fonte che dista circa 15 chilometri dai ponti stessi. Il primo fu costruito nel XV secolo e composto da nove archi, convogliava l'acqua fino alle coltivazioni di canna da zucchero situate a breve distanza, il secondo ponte invece fu fatto costruire dal principe Giardina nel XVII secolo per trasportare acqua nei propri poderi.

    Chiesa di Sant'Atanasio

    La chiesa di sant'Atanasio venne edificata nel 1722 per volere dell'arcivescovo di Palermo e del marchese di Santa Ninfa. Risulta essere la più antica parrocchia edificata nel comune di Ficarazzi e attualmente funge da chiesa madre.

    La chiesa di stile semplice e lineare è composta da una sola navata abbastanza ampia contornata da quattro cappelle per lato, al suo interno sono presenti preziosi reperti tra cui un crocifisso ligneo del XVI secolo attribuito a Fra' Umile da Petralia. Il prezioso simulacro, patrono del paese, è chiamato dai ficarazzesi "delle grazie" in segno di riconoscenza per le intercessioni e le guarigioni operate nel corso dei secoli.

    La chiesa misura 30 metri in lunghezza per 15 metri di larghezza e 25 metri in altezza. La navata è molto ampia ed è delineata ai lati da cappelle, quella a destra è dedicata alla Madonna del Carmelo, a sant'Anastasio, il cui altare è stato privilegiato in perpetuo da Pio VI, a S.Francesco d'Assisi e all'Addolorata. Altre cappelle si trovano a sinistra e sono dedicate a S.Giuseppe ed al Crocifisso delle Grazie. Sulla facciata il portale in pietra locale è sormontato da un Rosone. In tempi recenti vi è stato posto un orologio, il campanile e la guglia in rame e ottone.

    Villa dei Caduti

    Nota anche come Parco della rimembranza venne costruito nel 1932 presso una piazza denominata Largo Torre. A fianco di un piccolo monumento una lapide riporta incisi i nomi dei caduti ficarazzesi.

    Villa Merlo

    Edificio di costruzione settecentesca, fu utilizzata come residenza estiva del conte Giuseppe Merlo. Presenta la forma è quella classica dei bagli siciliani.

    Attualmente è proprietà del Comune di Ficarazzi a seguito della firma di un accordo tra il sindaco Giuseppe Cannizzaro e il rappresentante della famiglia Aiello, proprietaria della villa negli anni ottanta, che sancisce l'acquisizione della villa a patrimonio immobiliare dell'Amministrazione comunale. La villa ospita mostre ed eventi di varia natura legati alle tradizioni del paese o alle festività in corso.

    Baglio Quattrociocchi

    Una costruzione di tipo agricolo in stile severo risalente al XVII secolo.

    Torre Cordova

    Una torre di avviso che faceva parte del sistema delle 218 Torri costiere della Sicilia, quale baluardo difensivo contro le scorrerie dei corsari tunisini e turchi.

    Costruita nel XVI secolo a difesa della foce del Fiume Eleuterio e delle coltivazioni di canna da zucchero, è oggi in stato d'abbandono.

    Villa Grasso Cannizzaro

    Alla fine della Via Sammartino, sulla sinistra, in Fondo Grasso. È un edificio della fine del Seicento con scalone a doppia rampa costruito sul modello delle ville palermitane della Piana dei Colli e di Bagheria. Bene dotale di Maria Carolina Grasso Vernengo andata in sposa al Principe Giuseppe De Spuches di Galati, e da questi ceduta al cognato Barone Antonino Cannizzaro e Giardina. Profondamente compromessa da insensati interventi edilizi nel secondo Novecento, ha subito la mortificazione della trasformazione del grande giardino che digradava verso il mare, orrendamente trasformato in zona residenziale estiva con la costruzione di edifici che ne opprimono la vista originale sul golfo di Palermo.

    Palazzo Cannizzaro

    Sul Corso Umberto I, all'inizio della frazione di Ficarazzelli, sorse nel Settecento come dimora della Famiglia Cannizzaro. Lo scalone sormontato dal blasone conduce al piano nobile con sale affrescate da Giuseppe Enea a fine Ottocento. Splendida la vista dalla terrazza sui retrostanti giardini che digradano al mare, oggi mortificati dall'avanzare dell'edilizia locale. Del complesso facevano parte le strutture oggi non più esistenti della fabbrica di citrati di ammonio voluta dal B.ne Antonino a fine Ottocento.

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    Religione

    Il santo patrono del paese è il SS. Crocifisso festeggiato il 14 settembre, per l'occasione viene organizzata una processione ed al termine i fuochi d'artificio. Altre festività sentite e festeggiate sono la festa dell'Immacolata, festeggiata l'8 dicembre con una processione, fuochi d'artificio e luminarie lungo le vie de paese e la festa del S. Rosario festeggiata la prima domenica d'ottobre anch'essa con processione e fuochi d'artificio. Di particolare interesse è l'annuale rappresentazione sacra della passione e morte di Cristo che vede coinvolti residenti i quali rievocano gli ultimi giorni della vita terrena di Cristo recitando con abiti di scena sullo sfondo del Palazzo Giardina. Tale rappresentazione è comunemente nota nel paese come 'I Personaggi'.

    Cultura

    La principale manifestazione folcloristica di Ficarazzi è la Festa del pane e dello Sfincione che si svolge la prima domenica di settembre, secondo tradizione i panificatori del paese sono soliti offrire prodotti tipici, la manifestazione è contornata da eventi musicali e sfilate di carri tipici siciliani. Il 9 settembre dopo tanti anni di assenza, grazie all'amministrazione Martorana, la manifestazione folcroristica tipica di Ficarazzi è stata nuovamente ripresa. Altra manifestazione è il Premio poesia G. Palumbo, piccolo concorso letterario dedicato ad un illustre cittadino.

    castello
    Il Castello

    Considerato il monumento più importante del paese, il Castello venne costruito a partire dalla seconda metà del quindicesimo secolo.

    La struttura originaria dell'edificio è costituita dalla torre, che col tempo fu oggetto di diverse opere di modifica.

    Attorno al 1733 ad essa venne aggiunta un ulteriore ala ad oriente e fu realizzata la suggestiva scala in pietra a due fughe.

    Situata su pregevoli archi, la scala è affiancata da una pregiata balaustra intervallata da acroteri.



    Successivamente venne edificata una cappella gotica, che fu poi denominata del Crocifisso, e della quale ci restano solo i muri di cinta nei quali si intravedono esili archi.

    Con il passare del tempo il Castello non fu più usato a scopi difensivi ma bensì abitativi.

    Questo portò alla realizzazione di ulteriori ambienti, nello specifico di grandi saloni con tetti decorati, terrazze e ampi balconi, un elegante portale in pietra all'ingresso.

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    Strade

    Il comune di Ficarazzi non è dotato di un proprio svincolo autostradale; quello più prossimo per chi proviene da Palermo è Villabate, mentre provenendo da Catania o da Messina è lo svincolo di Bagheria. Entrambi gli svincoli si trovano a pochi chilometri dal centro abitato.

    Il comune è attraversato dalla Strada statale 113 Settentrionale Sicula, che ne diventa il corso principale.

    Non disponendo di una vera e propria circonvallazione (le strade alternative non sono sempre percorribili dai mezzi pesanti), l'arteria è perennemente intasata (con gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini) poiché interessata dal passaggio di numerosi tir, pullman e da tutto il traffico automobilistico che percorre la strada statale.

    Ferrovia
    Dal 13 dicembre del 2009 una nuova stazione nella tratta Palermo-Messina sostituisce la vecchia stazione dismessa da diversi decenni.

    La nuova stazione ferroviaria si trova alle spalle del nuovo Municipio ed è dotata di un ampio parcheggio.




    Stampa locale

    Il mensile "Ficarazzi Controcorrente" è il mezzo stampa di informazione locale, attivo dal 1999. Ficarazzi Statale 113.it è un mensile nato nel marzo 2011. Il Direttore è Giuseppe Compagno

    Emittenti televisive

    L'emittente locale Canale 8-Tele Ficarazzi è operante dal 1993; attualmente trasmette in digitale terrestre dibattiti, notiziari locali, manifestazioni ed eventi.

    Blog locali

    Nel 2006 nasce il blog locale Ficarazzi.eu gestito da Emanuele Tribuna. Il blog raccoglie informazioni sul paese e la sua storia.

    Edited by Oceanya - 15/6/2015, 04:10
     
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    Palermo, un tratto della circonvallazione a rischio crollo

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    Rischia di crollare un tratto di viale Regione Siciliana, la circonvallazione di Palermo. Lo ha stabilito la protezione civile comunale. Nel corso di un sopralluogo i tecnici hanno verificato che alcuni lavori eseguiti dall’Enel avrebbero danneggiato il canale di Passo di Rigano che sostiene la carreggiata in direzione Catania nei pressi del negozio Salamone e Pullara.
    L’ufficio Traffico ha emesso un’ordinanza con la quale la carreggiata è stata ristretta limitando il peso dei mezzi che possono transitare. L’Autorità Giudiziaria ha subito disposto il sequestro del cantiere. L’impresa procederà intanto ai lavori necessari ad evitare rischi. L’Enel replica: “I lavori sono stati interrotti per non creare alcun danno. Il Comune non ci aveva avverti
     
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    Il Gelo di Mellone è un dolce palermitano dalla lunga tradizione, piacevole mix di ingredienti sfiziosi e soprattutto molto rinfrescanti. La ricetta per prepararlo a casa

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    Fresco, gustoso e dall'irresistibile sapore di anguria. Il Gelo di Mellone è un dolce palermitano dalla lunga tradizione che rende l'estate più dolce e piacevole e profuma il ferragosto di stuzzicante cannella e romantico gelsomino.

    LA TRADIZIONE A Palermo lo chiamano u' muluna ed è senza ombra di dubbio il frutto dell'estate. Il cocomero con la sua freschezza allieta le calde giornate estive e, nel capoluogo siciliano, si trasforma nel più dissetante e tradizionale street-food. Durante la bella stagione, infatti, sono molti in città i banchi colmi di angurie che propongono succose fette da gustare sotto il sole cocente. Quando, poi, la Festa dell'Assunta si avvicina, il cocomero si trasforma in un'altra fresca prelibatezza che si scioglie in bocca e sprigiona tutto il sapore di questo frutto delizioso. Si tratta del Gelo di Mellone, una gelatina di colore rosso intenso che sia per l'aspetto che per la sua freschezza dona le stesse sensazioni del gelato. E' il vero protagonista della festa e rende l'estate ancora più allegra, gustosa e carica di tradizione.

    LA DENOMINAZIONE Conosciuto con il nome di Gelo di Mellone o Gelu di Muluna, questo dolce vanta una lunga tradizione nella cucina palermitana e per questo ha meritato la tutela del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che lo ha inserito nell'elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali per la regione Sicilia.


    LE CARATTERISTICHE
    Caratterizzato da un invitante colore rosso intenso, il Gelo di Mellone è un piacevole mix di ingredienti sfiziosi. I pezzi di cioccolato, di zucca candita e di pistacchio e l'aroma della cannella donano una nota esotica al dolce che fa della freschezza e della sua consistenza soffice le sue caratteristiche più apprezzate.

    LA PRODUZIONE Piacevole durante tutta l'estate per stemperare le calde temperature siciliane, il Gelo di Mellone viene preparato soprattutto nel periodo di Ferragosto in occasione della Festa dell'Assunta, particolarmente sentita a Palermo.

    LA CULTURA Sono in molti a sostenere che le origini di questo dolce siano legate all'arrivo degli Arberesch, una popolazione proveniente dall'Albania e stabilitasi in Sicilia, dove ancora oggi risiede. La ricchezza idrica dei territori siciliani permise ai nuovi arrivati di coltivare tutti quei frutti che richiedevano una particolare abbondanza di acqua. La presenza di alcuni ingredienti spesso utilizzati per la sua preparazione, però, come il cioccolato, i pistacchi e i fiori di gelsomino, lascerebbero pensare che le origini della ricetta siano, piuttosto, da collocare ai tempi della dominazione araba in Sicilia.

    IN CUCINA Sebbene siano il cocomero, lo zucchero e l'amido per dolci gli ingredienti principali di questa ricetta, è raro trovare Geli di Mellone che non siano arricchiti con altre sfiziose prelibatezze come, nella maggior parte dei casi, cioccolato, pistacchio, cannella e fiori di gelsomino ma anche, talvolta, chiodi garofano.

    La ricetta: Un cocomero, 800 grammi di zucchero, 200 grammi di amido per dolci, 100 grammi di cioccolato, 100 grammi d zucca candita, una manciata di pistacchi, cannella. Aprite il cocomero, distaccatene la polpa ed eliminate i semi. Passate al setaccio, unite l'amido e lo zucchero e fate bollire per circa 4-5 minuti. Tagliate a pezzetti piccoli il cioccolato, la zucca candita e i pistacchi ed uniteli al composto di polpa, amido e zucchero a freddo. Insaporite con della cannella, mescolate per bene ed inserite la miscela all'interno di stampini che lascerete riposare in frigo per alcune ore. Prima di servire in tavola, se lo desiderate, guarnite con fiori di gelsomino.
     
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    granatiere granitico

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    Ciao Renatoponzzo, le tue risposte sono sempre molto a tema ;) Però mi sei simpatico, evviva la fantasia :b:
     
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