ELTON JOHN

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Oceanya
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Elton John


    Sir Elton Hercules John, nato Reginald Kenneth Dwight (Pinner, 25 marzo 1947), è un cantautore, compositore e musicista britannico.

    eltonJohn_1431463c


    È uno dei più grandi e celebrati artisti del rock contemporaneo[3][4][5][6][7]; con la sua intensa attività musicale ha infatti contribuito notevolmente alla diffusione del piano rock e negli anni settanta è stato la principale espressione del movimento[8], pur vantando comunque una produzione che spazia dal symphonic rock al glam rock, al pop rock.
    Nel corso della sua ormai quarantennale carriera ha venduto ufficialmente oltre 400 milioni di dischi[9], che ne fanno uno dei cantautori di maggior successo di sempre; inoltre, insieme all' autore Bernie Taupin, forma una delle coppie di compositori più famose e prolifiche nella storia della musica contemporanea[10].

    Nel 1994 è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame, mentre nel 1998 è stato fatto Cavaliere (Knight Bachelor) dalla Regina Elisabetta II per servigi resi alla musica, alla cultura inglese e alla beneficenza (la sua Elton John AIDS Foundation costituisce una delle principali organizzazioni non profit esistenti al mondo: ha raccolto finora oltre 150 milioni di dollari utilizzati per supportare programmi di lotta contro la malattia in 55 paesi del mondo). Era comunque già stato investito, nel 1996, del titolo di Commendatore dell'Eccellentissimo Ordine dell'Impero Britannico (CBE).

    Nel 1998 la Royal Academy of Music di Londra lo ha accolto come membro onorario: un simile privilegio era stato concesso in precedenza solamente a compositori come Liszt, Mendelssohn e Richard Strauss. Nel 2004 la rivista Rolling Stone lo ha inserito al 49º posto nella sua lista dei 100 migliori artisti di tutti i tempi[14]; lo stesso magazine lo ha posizionato al 38º posto nella sua lista delle 100 migliori voci di tutti i tempi.

    Nel 2008 la rivista Billboard lo ha inserito al terzo posto di una lista nella quale compaiono i nomi dei cento artisti più importanti della Hot 100, definendolo come il più importante artista solista di sesso maschile.

    Il baronetto è divenuto famoso per brani come Your Song, Rocket Man, Candle in the Wind (canzone avente inizialmente come protagonista Marilyn Monroe e dedicata successivamente a Lady Diana nel 1997), Goodbye Yellow Brick Road, Crocodile Rock, Daniel, Tiny Dancer, Don't Let the Sun Go Down on Me, Don't Go Breaking My Heart, Sorry Seems To Be The Hardest Word e Sacrifice. È suo il singolo più venduto della storia: Candle in the Wind 1997/Something About the Way You Look Tonight vendette oltre 37 milioni di copie, e tutti gli incassi furono devoluti al Diana, Princess of Wales Memorial Fund.

    Elton John ha inserito più di 50 hits nelle prime 40 posizioni delle classifiche inglesi e americane, nove album consecutivamente al primo posto nella classifica statunitense, 56 brani nella Top 40 di Billboard, sedici nella Top 10, quattro al secondo posto e nove al primo posto nella medesima classifica[20]; ha conquistato 25 dischi di platino e 35 d'oro, ha vinto sei Grammy Awards e nel 1994 ha composto (insieme al paroliere Tim Rice) la colonna sonora del film d'animazione della Disney Il Re Leone, nella quale spicca la canzone premio Oscar Can You Feel the Love Tonight?. Con Elton John il pianoforte, che è sempre stato il suo simbolo, è tornato ad essere un protagonista assoluto del rock in un'epoca in cui i chitarristi la facevano da padrone, sia nella fase compositiva, che, soprattutto, negli spettacoli live, dove il performer e il suo strumento diventano un'unica cosa.

    Elton John nella sua carriera ha composto oltre settecento canzoni, la quasi totalità pubblicate ufficialmente, ed è noto per la velocità con la quale compone. Anche l'attività concertistica è tra le più intense di tutti i tempi: a partire dalla fine degli anni sessanta ha suonato in oltre 3500 concerti e nel 2008 ha completato il suo personale record di essersi esibito in tutti i 50 stati dell'unione USA. Sono da citare inoltre le numerose collaborazioni con altri artisti di notevole fama.



    elton-wilmer5



    Biografia

    Nasce a Pinner (Middlesex, Regno Unito) il 25 marzo del 1947, battezzato con il nome di Reginald Kenneth Dwight, nell'abitazione dei nonni materni, presso i quali vivevano i genitori: Stanley Dwight (pilota della Royal Air Force) e Sheila Eileen (Harris). La sua infanzia non è stata affatto facile, ed il pessimo rapporto con il padre lo segna profondamente. Frequenta la Pinner County Grammar School fino all'età di 15 anni, quando inizia a farsi chiara in lui l'idea di intraprendere una carriera in ambito musicale, sconsigliata e osteggiata da Stanley. Comunque, i coniugi Dwight sono entrambi interessati alla musica; il padre di Elton era stato un trombettista in una band militare semi-professionale, mentre Sheila collezionava dischi e si teneva aggiornata su tutte le ultime novità discografiche del momento: in seguito, Elton ricorderà di essersi affacciato al mondo del rock'n'roll proprio grazie alle registrazioni di Elvis Presley e Bill Haley & His Comets che gli faceva ascoltare la madre

    220px-Royal_Academy_of_Music
    La Royal Academy of Music di Londra, presso la quale Elton conseguì i propri studi musicali


    All'età di tre anni Reginald inizia a far pratica con il pianoforte (che suona ancora ad orecchio) dalla nonna materna, dimostrando subito il suo innato e precoce talento. Quando la madre lo sente suonare ad orecchio The Skater's Waltz di Winifred Atwell, si convince delle sue potenzialità e lo esorta a proseguire in un ambito musicale[25]. Il futuro Elton inizia così a prendere lezioni di pianoforte all'età di sette anni, finché, dopo l'undicesimo compleanno, riceve una borsa di studio per la prestigiosa Royal Academy of Music di Londra, della quale non completerà mai i corsi, pur conseguendo studi regolari e completi. Inizia suonando Bach, Fryderyk Chopin e facendo parte del coro dell'Accademia durante il sabato; ma non è troppo entusiasta dell'ambiente. Il suo sogno è intraprendere una carriera indirizzata verso il rock'n'roll: suonando, Reginald si ispira a personaggi dalla forte presenza scenica, quali Little Richard (citato anche nel brano Made in England) e Jerry Lee Lewis[3]. Viene comunque considerato come uno dei più talentuosi allievi del conservatorio[3], uno «studente modello»: un'insegnante ricorderà di aver fatto ascoltare al giovane pianista un brano di Haendel (lungo quattro pagine), subito da lui riprodotto a memoria («come un disco»).

    In quest'ambito Reginald sarà supportato dalla madre Sheila e dalla nonna materna, anche perché il padre non è presente quasi mai nel contesto familiare; e quelle poche volte in cui tutta la famiglia è riunita, scoppiano spesso violenti litigi che segnano profondamente il carattere del ragazzo, già di per sé introverso[3]. Quando egli ha 15 anni, assiste al divorzio dei genitori; presto, comunque, Sheila si risposa con un altro uomo, Fred Farebrother, che si rivelerà essere un punto di riferimento per John. Quest'ultimo conierà anche un affettuoso nomignolo per il patrigno, Derf (in sostanza, il nome al contrario). Sheila decide di trasferirsi in un complesso di otto appartamenti, chiamato Frome Court, non molto distante dalle abitazioni precedenti. Qui Reginald passerà gran parte del suo tempo e comporrà molti dei suoi primi brani: cambierà dimora solo dopo quattro album ormai inseriti stabilmente nella Top 40 americana

    220px-EltonJohnPiano


    Il pianoforte del 1910 sul quale Elton John ha composto i suoi primi 5 album (e brani come Your Song, Border Song, Tiny Dancer e Levon)


    Gli esordi: i Corvettes (1962), i Bluesology (1963 - 1967) ed Empty Sky (1969)

    Sempre all'età di 15 anni, Reg Dwight trova un posto di lavoro come commesso in un negozio di articoli musicali, e, grazie alla madre e al patrigno, inizia a esibirsi i venerdì, i sabati e le domeniche come pianista nel vicino Northwood Hills Pub. I pezzi esibiti vanno dal country (brani di Jim Reeves come He'll Have to Go) al folk irlandese (When Irish Eyes Are Smiling), ad altri tipi di brani (Roll Out The Barrel, King of the Road), alcuni composti da lui[25]. Nel 1962 forma la sua prima band, i The Corvettes: egli è presente al pianoforte elettrico, gli altri membri sono Stuart Brown (voce e chitarra) e Geoff Dyson (basso); a breve si sarebbe aggiunto al gruppo Mike Inkpen (batteria).


    Nel 1963 dai Corvettes trae origine una nuova band, chiamata Bluesology: Dyson viene rimpiazzato da Rex Bishops e la nuova formazione costituisce la prima, vera, esperienza professionale di Elton John[25]. Il gruppo inizia a girare in lungo e in largo l'Inghilterra, esibendosi nei pub e nei locali, alla ricerca di ingaggi nei vari club che pullulavano negli anni sessanta. Nel 1965, incidono il loro primo 45 giri, Come Back Baby, pubblicato dalla Fontana Records (ebbe scarso successo commerciale, come il successivo Mr. Frantic del 1966, pezzo noto tra i collezionisti per la sua estrema rarità); vengono poi ingaggiati dall'agenzia di Roy Tempest come gruppo di accompagnamento di vari cantanti soul e R&B americani in tournée nel Regno Unito, come The Isley Brothers, Major Lance, Doris Troy e le Labelle[25].

    Nel 1966, al Cromwelliam Club in South Kensington, Long John Baldry, cantante abbastanza conosciuto nel sottobosco musicale londinese dell'epoca, propone ai Bluesology di diventare la sua band e di accompagnarlo nelle sue varie serate[28]. Vengono aggiunti due nuovi componenti (il chitarrista Caleb Quaye e il sassofonista Elton Dean) e viene pubblicato un terzo singolo, Since I Found You Baby, dalla Polydor (in quanto a riscontri commerciali, seguirà la sorte dei precedenti). Ma Reginald è stanco di ricoprire un ruolo decisamente poco appariscente, così nel 1967 lascia i Bluesology e tenta la carriera solista. Di lì a poco la band si sarebbe sciolta, senza pubblicare più alcun disco. Dall'esperienza con quel gruppo Dwight prende il suo nome d'arte, originato dai già citati Elton Dean (più tardi nei Soft Machine) e Long John Baldry.

    Dopo vani tentativi di diventare il cantante dei King Crimson e dei Gentle Giant, nel giugno 1967 risponde ad un annuncio della Liberty Records per la ricerca di nuovi talenti e grazie al manager Ray Williams inizia la collaborazione, inizialmente solo per corrispondenza, con l'autore Bernie Taupin. Quando i due si incontrano, qualche mese dopo, l'intesa tra loro si rivela perfetta: è l'inizio di un lungo sodalizio umano e professionale[3]. Scarecrow[29] è il primo brano scritto dal duo John/Taupin, ma in questo periodo vedono la luce anche numerosi demos (la produzione di essi viene diretta da Caleb Quaye); Elton lavora anche come turnista in sala d'incisione per altri gruppi di notorietà almeno locale e riadatta numerose canzoni di buon successo per sbarcare il lunario. È questo il periodo in cui cerca qualcuno disposto ad incidere le sue composizioni, ma nessuno accetta, giudicando le sue musiche troppo poco orecchiabili e troppo poco commerciali[28]. Sia lui che Bernie vengono quindi messi sotto contratto dalla Dick James Music Records (DJM Records) e firmano decine di canzoni per altri artisti della scuderia, come Roger Cook e Lulu; nel 1969 partecipano poi all'Eurovision Song Contest con un brano, Can't Go On (Living Without You), che conseguirà la sesta posizione su sei canzoni. In seguito però, notando le loro potenzialità, la casa discografica pubblica alcuni singoli (I've Been Loving You, primo singolo a nome Elton John, Lady Samantha e It's Me That You Need) e un album di esordio, Empty Sky (1969): ancora acerbo, realizzato con pochi mezzi e senza un vero produttore (Steve Brown, un tecnico della DJM), non ottiene riscontri commerciali. Ma mostra già un certo talento compositivo e riceve apprezzamenti da parte della critica; così, la Dick James Music decide di offrire una seconda chance ad Elton e Bernie.


    Il primo periodo: da Elton John (1970) a Madman Across the Water (1971)[modifica sorgente]

    Nella seconda metà del 1969 entrano in scena Gus Dudgeon e Paul Buckmaster, reduci dal lavoro (rispettivamente, produzione e arrangiamenti) svolto per il brano Space Oddity di David Bowie. Il risultato è l'album omonimo Elton John (aprile 1970), registrato dal vivo in studio nell'arco di pochi giorni con l'orchestra e una sezione ritmica, dalle atmosfere decisamente cupe e ricco di melodie complesse, barocche, di matrice indubbiamente classica. Molti sono i pezzi significativi nell'ambito del symphonic rock, come I Need You to Turn To, il singolo Take Me to the Pilot, First Episode at Hienton, Sixty Years On, The Greatest Discovery e The King Must Die. L'album viene accolto molto favorevolmente dalla critica[30]; il primo singolo Border Song, la cui uscita in USA anticipa di alcune settimane quella dell'album in UK, entra inoltre nella Billboard Hot 100 (92º posto) e in seguito Aretha Franklin ne realizza una cover[30] che raggiunge la Top 40 della stessa classifica.



    170px-Elton_John_in_concert_in_1971

    Elton insieme a Dee Murray e Nigel Olsson, i due musicisti con i quali lanciò nello show-biz la propria carriera

    Durante il tour americano di Elton che segue la pubblicazione dell‘album, a partire dall'agosto 1970, in trio col bassista Dee Murray e il batterista Nigel Olsson, le esecuzioni dei brani, spogliati dell'orchestra, rivelano la maestria di John come pianista, compositore e showman: al Troubadour di Los Angeles la critica resta molto colpita e scrive di un “nuovo messia rock” e di un “erede dei Beatles”, reputazione che gli viene attribuita anche al giorno d'oggiViene inoltre consacrato come “la prima grande rockstar degli anni Settanta” da Robert Hillburn, sul Los Angeles Times, nell'agosto 1970[33]. È l'inizio del grande successo americano, che spinge l'album nella Top 5 USA (distribuito da una piccola etichetta affiliata al colosso MCA, che fiuta l'affare) e quindi, di rimbalzo, a sfiorare la Top 10 inglese, anche grazie alla scelta come secondo singolo di Your Song, brano destinato a divenire un evergreen, una delle canzoni d’amore più note ed amate di sempre. Dopo aver ascoltato il brano, John Lennon dirà di aver sentito per la prima volta qualcosa di veramente nuovo dopo lo scioglimento dei Beatles[34].

    È da notare la sua intensa attività di session man, sia ufficiale che anonima, che si è protratta dagli anni degli esordi nel mondo musicale (1968) sino al 1970, in piena esplosione mediatica: l'album Elton John già scalava le classifiche ed Elton partecipava ancora come cantante anonimo nelle raccolte di successi a basso costo che imperversavano in quegli anni, in Inghilterra. In quell'anno vengono inoltre pubblicati altri due singoli: Rock n Roll Madonna/Grey Seal e From Denver to L.A..

    Subito dopo vede la luce anche il suo terzo album, Tumbleweed Connection (1970), che raggiunge le Top 10 inglese e americana malgrado non ne vengano estratti dei singoli, caso più unico che raro nel panorama musicale. Per moltissimi si tratta del suo capolavoro, un concept-album di ambientazione western dai sontuosi, ariosi e superbi arrangiamenti orchestrali, che fonde con grande stile e genialità compositiva e d'esecuzione blues, rock, country e gospel, con pezzi del calibro di Ballad of a Well-Known Gun, Come Down in Time, My Father's Gun, Where to Now St.Peter?, Amoreena, Talking Old Soldiers e Burn Down the Mission.


    Nel 1971 Elton lavora senza sosta tra lo studio e il palco: escono Friends, colonna sonora del film omonimo (noto in Italia come Due ragazzi che si amano) commissionata dalla Paramount e composta da canzoni firmate John/Taupin (l'unico singolo pubblicato sarà il brano omonimo Friends) e da pezzi strumentali scritti da Buckmaster, e l'album live 17-11-70 (11-17-70 negli USA), registrazione di un concerto radiofonico tenuto a New York, pubblicato per frenare la circolazione di bootleg che già imperversavano sul mercato americano[35]. Segue l'album di inediti Madman Across the Water, altro raffinato gioiello della “prima fase” eltoniana, in cui il team John-Taupin-Dudgeon-Buckmaster porta a livelli di perfezione il barocco folk-rock sinfonico sviluppato nei tre lavori in studio precedenti. Anche in questo caso la critica rimane notevolmente colpita da pezzi del calibro di Madman Across the Water, Indian Sunset, Holiday Inn, All the Nasties e Goodbye[36]. In Gran Bretagna il disco sfiora soltanto la Top 40 ma si rifà negli USA, arrivando alla numero 8 e col discreto successo dei singoli Levon e Tiny Dancer[37]. Nel Regno Unito non vengono estratti singoli da quest'album

    220px-Elton_John_on_stage
    Elton in una delle sue primissime esibizioni live, nel 1971



    Il grande successo: da Honky Chateau (1972) a Captain Fantastic and the Brown Dirt Cowboy (1975)[modifica sorgente]

    Con Honky Chateau (1972) debutta in pieno anche in studio la Elton John Band formata da Dee Murray, Nigel Olsson e dal chitarrista scozzese Davey Johnstone (Johnstone ed Olsson ne fanno tuttora parte, mentre Murray è morto nel 1992). Vengono ancora utilizzati alcuni session men (ad esempio il violinista Jean-Luc Ponty), ma l'assenza dell'orchestra comporta una virata verso un pop-rock pianistico più immediato, anche se di grande qualità, che alterna brani ritmati (tra cui Honky Cat, secondo singolo estratto, Amy, I Think I'm Going to Kill Myself, Hercules) ad altri più lenti come Mona Lisas and Mad Hatters, Salvation e il primo singolo Rocket Man, anch'esso destinato a divenire un evergreen: l'album raggiunge il 1º posto negli USA, primo di una serie di sette numero 1, ed il 2º in Gran Bretagna, dove raggiungeranno la numero 1 i successivi quattro LP, e lancia definitivamente Elton come rockstar
    .

    Elton_John_1972_1603720019
    Elton John nel 1972


    Fondamentale è il look esibito nei concerti, costruito sulla
    scia dei divi glam-rock come il rivale David Bowie e Marc Bolan, a base di travestimenti kitsch ed ambiguità sessuale, con occhiali da vista di modelli curiosi che diventano un suo marchio di fabbrica. È così che inizia a venire meno il consenso da parte della critica, che contesta gli atteggiamenti dell'artista e presta minore attenzione all'aspetto musicale: "All'inizio la critica era molto colpita dalla mia musica, ma quando cominciai ad indossare i costumi tutti dissero che non ce n'era bisogno. E che sarebbe stato meglio se fossi salito sul palco con un paio di jeans ed una maglietta. Ma quello non sarei stato io.

    Nel 1973 fa uscire due dischi destinati ad avere notevole successo sulla scena musicale mondiale, sempre prodotti da Dudgeon. Il primo è Don't Shoot Me I'm Only the Piano Player, un omaggio al regista francese François Truffaut. I brani più significativi sono Blues for My Baby and Me, Have Mercy on the Criminal e High Flying Bird, ma l'LP entra nell'immaginario del pubblico con le due hit-singles Daniel e Crocodile Rock. Quest'ultima in particolare contribuirà in modo decisivo al successo di Elton, raggiungendo la vetta della classifica statunitense e di quella italiana; il tour nel Belpaese che seguirà si rivelerà un trionfo[40].

    Elton_John_on_stage


    Elton in una delle sue primissime esibizioni live, nel 1971

    Il secondo disco è il doppio Goodbye Yellow Brick Road, che resta il suo album più celebre. Il progetto iniziale di realizzarlo in Giamaica, sulle orme dei Rolling Stones, non ha buon esito a causa delle pessime condizioni degli studi di Kingston, ma, ritornato a registrare in Francia, ne esce un album da molti ritenuto un marchio di fabbrica del musicista, con brani che spaziano dal progressive (Funeral for a Friend/Love Lies Bleeding, una suite della durata di 11:08) all'hard-rock del primo singolo Saturday Night's Alright (For Fighting), dal glam (All the Girls Love Alice) alle ballate agrodolci come Candle in the Wind e la title-track Goodbye Yellow Brick Road, gli altri singoli estratti. Bennie and The Jets, negli USA, diviene il primo brano scritto da un cantante bianco a raggiungere la numero 1 nelle classifiche R&B, comunque la critica viene favorevolmente colpita da tutto l'album, che staziona al 1º posto per otto settimane negli Stati Uniti e per due nel Regno Unito. Anche il singolo natalizio Step Into Christmas conquista una numero 1 USA nel dicembre 1973.

    Elton_John
    Elton al pianoforte nel corso di un'esibizione live


    Nel 1974 viene pubblicato Caribou, primo di tre album registrati ai Caribou Studios di Jim e Jeff Guercio tra i monti del Colorado: esso ospita ancora una volta il percussionista Ray Cooper (diventato ormai membro della Elton John Band), i Tower of Power ai fiati e, ai cori, Dusty Springfield (nella hit-single The Bitch Is Back) e parte dei Beach Boys (nell'altro singolo Don't Let the Sun Go Down on Me). Vi sono, tuttavia, diversi problemi tecnici per adattarsi alle strumentazioni e ai metodi di lavoro in quel luogo; inoltre, l'LP dovrebbe chiamarsi The Bitch Is Back, ma la pubblicazione di un bootleg così intitolato dell'intero album blocca il tutto. Sebbene gran parte della critica ritenga Caribou meno ispirato degli LP precedenti, esso contiene il capolavoro per piano e voce Ticking.


    Nello stesso anno Elton collabora con John Lennon nel suo album Walls and Bridges. L'ex-Beatle ricambia partecipando alla reinterpretazione eltoniana della sua Lucy in the Sky with Diamonds, che esce come singolo e raggiunge la prima posizione in classifica negli Stati Uniti. Particolare attenzione merita la vicenda del brano di Lennon Whatever Gets You Thru the Night: Elton, convinto delle potenzialità del pezzo, durante le registrazioni aveva fatto promettere al suo autore che, se la canzone fosse arrivata al Numero Uno in America, l'ex-Beatle sarebbe apparso dal vivo come ospite durante un suo concerto. Così accade: Whatever Gets You Thru The Night raggiunge la prima posizione in classifica e durante un concerto al Madison Square Garden tenutosi il 28 novembre 1974 (Thanksgiving Concert), Elton ospita l'amico in tre duetti. I due suonano il brano in questione, Lucy In the Sky With Diamonds e I Saw Her Standing There (Lennon introduce quest'ultimo pezzo così: «Voglio ringraziare Elton e i ragazzi per questa serata. Abbiamo provato a pensare ad un numero col quale finire e andarcene, e abbiamo pensato di fare un numero di un mio vecchio fidanzato chiamato Paul. Questa è una canzone che non ho mai cantato, è un vecchio numero dei Beatles e lo conosciamo appena»[43]). L'esibizione al Madison Square Garden sarà l'ultima apparizione sul palco di John Lennon.

    Sempre nel 1974 vede la luce il primo Greatest Hits, che ha un grande successo commerciale (oltre 16 milioni di copie vendute), rimanendo in prima posizione per 10 settimane negli Stati Uniti e per 11 nel Regno Unito.

    Nel 1975 la MCA distribuisce negli USA l'album d'esordio Empty Sky (che raggiunge la posizione numero 6 in classifica) ed il successo americano prosegue con il primo posto di Philadelphia Freedom, iniziale incursione di Elton nel soul di Philadelphia in voga a metà anni settanta.

    Un'altra cover di quel periodo è Pinball Wizard, eseguita da Elton all'interno del film Tommy, trasposizione cinematografica dell'omonima rock-opera degli Who firmata Ken Russell. Rispetto alla versione di Pete Townshend, la reinterpretazione di John mette in evidenza il pianoforte nella intro (e non la chitarra acustica); sono presenti inoltre dei versi inediti scritti da Townshend appositamente per il film, nel quale Elton interpreta il campione mondiale di flipper Local Lad, spodestato dal protagonista Tommy Walker.

    Elton_John_nel_1975
    Elton John (il Capitano Fantastico) nel 1975


    Con Captain Fantastic and the Brown Dirt Cowboy (1975), definitiva consacrazione internazionale, Elton realizza il suo lavoro più ambizioso e personale, un concept-album (l'unico singolo estratto è Someone Saved My Life Tonight) dai testi autobiografici e dalla inquietante ed enigmatica copertina (realizzata da Alan Aldridge), piena di figure grottesche e deformi ispirate alle produzioni di Max Ernst, Hyeronimus Bosch e Salvador Dalí[45]: il suo autore ottenne anche una nomination al Grammy[45] (secondo i critici, Aldridge aveva realizzato un "assalto artistico alla vista"[45]). L'LP è dedicato agli anni della gavetta ed alla relazione, umana e professionale, con Bernie Taupin, e per larghissima parte della critica costituisce uno degli album migliori mai realizzati dalla star britannica[46], con pezzi del calibro di Captain Fantastic And The Brown Dirt Cowboy (l'omonimo pezzo d'apertura), Tower of Babel, Better Off Dead e We All Fall In Love Sometimes/Curtains: la Elton John Band è al suo massimo, così come la produzione di Dudgeon; l'LP segna però anche l'addio della classica formazione, che di lì a poco sarà rinnovata.

    Il 21 giugno, quando l'album viene eseguito live al Wembley Stadium di Londra, il pubblico reagisce freddamente e l'album in patria si ferma al numero 2; negli USA invece è il primo LP di tutti i tempi a debuttare al numero 1 nella classifica di Billboard, mantenendo la posizione per 7 settimane, l'apice di una carriera che nel 1975 lo vede avere oltre il 2% delle vendite mondiali di dischi[28], situazione oggi difficilmente realizzabile per un musicista, considerando che neanche i Beatles erano arrivati a tanto.

    Rock of the Westies (1975), Here and There (1976) e Blue Moves (1976)

    Il live londinese segna anche il debutto della nuova band allargata: gli storici Dee Murray e Nigel Olsson sono sostituiti da Kenny Passarelli al basso e da Roger Pope alla batteria. Vengono inoltre aggiunti un nuovo chitarrista (Caleb Quaye) e un tastierista, James Newton Howard. Con questa formazione Elton registra Rock of the Westies (1975), album elettrico e veloce ("il primo dei miei dischi alla cocaina", ammetterà la superstar). Il sound è decisamente cambiato, come si può notare dai due singoli estratti (Island Girl, numero 1 USA, e il doppio Grow Some Funk of Your Own/I Feel Like a Bullet (In the Gun of Robert Ford)) e il pubblico non ne è entusiasta; tuttavia, l'LP debutta nella classifica statunitense in prima posizione(come il precedente Captain Fantastic and the Brown Dirt Cowboy), rimanendoci per tre settimane. Nel Regno Unito si posiziona invece al quinto posto[48].

    Elton fonda quindi insieme al manager John Reid una propria etichetta discografica, la Rocket Records, che metterà sotto contratto artisti come Cliff Richard, Neil Sedaka, Colin Blunstone, gli Hudson Brothers, i Blue, Kiki Dee, Judie Tzuke, i Solution, Brian e Brenda Russell, sebbene i primi fossero stati gli Stackridge. Comunque, essa sarà destinata soprattutto a pubblicare i futuri dischi della rockstar.

    La prima produzione Rocket è il singolo Don't Go Breaking My Heart, duetto con Kiki Dee di grande successo in tutto il mondo, mentre esce l'ultimo LP previsto dal contratto con la DJM, il live Here and There (1976). Il titolo del suddetto si riferisce a due esibizioni: la prima, Here (letteralmente Qui), riguarda il concerto per beneficenza al Royal Festival Hall di Londra, tenutosi il 18 maggio 1974 (è presente anche la Principessa Margaret d'Inghilterra). La seconda, There (letteralmente Lì), si riferisce alla famosa performance tenutasi il 28 novembre 1974 al Madison Square Garden di New York. L'album, inizialmente composto da nove tracce, sarà riedito in doppio CD nel 1996 comprendendo i tre duetti con Lennon oltre ad altri brani tralasciati dall'LP originale.

    In questo periodo, il successo degli spettacoli dal vivo della superstar raggiunge l'apice: ai suoi concerti non rimane un solo posto invenduto negli stadi e nelle arene di tutto il mondo, e nonostante John non sia mai stato un ideale rockstar (è alto 1.70 m e una precoce calvizie inizia a diventare evidente), egli rimane indubbiamente il più popolare e celebrato esponente del mondo del rock. Le sue esibizioni appassionate affascinano numerosi fan di tutti i continenti. Anche i costumi di scena si evolvono: oltre ad indossare gli occhiali delle forme più strane (aveva iniziato per imitare il suo idolo Buddy Holly), Elton continua a perfezionare il proprio look per tutta la seconda metà degli anni settanta.

    Elton_John_1975
    Elton in concerto, nel 1975


    Nel 1976 vede la luce Blue Moves, album doppio, che inizierà a segnare un calo nelle vendite soprattutto negli Stati Uniti, che esce a fine anno trainato dalla hit Sorry Seems to Be the Hardest Word (saranno pubblicati come singoli anche Crazy Water e Bite Your Lip (Get Up and Dance!)).

    Ricco di collaborazioni importanti, spazia tra ballate tristi, tocchi jazzati, suite orchestrali e ammiccamenti alla discomusic, riflettendo gli stati d'animo di un Elton devastato da alcool e droghe e in preda alla depressione (confesserà anche di aver tentato due volte il suicidio) e di un Taupin in crisi coniugale. Tra i brani di maggior rilievo artistico occorre citare Tonight, One Horse Town e Cage the Songbird. L'album esce a ridosso della famosa intervista[49] alla rivista Rolling Stone in cui la rockstar rivela la propria bisessualità, e non va oltre un numero 3 in USA e in patria: il coming out danneggia la carriera di Elton, mettendo un freno alle vendite e alla popolarità soprattutto in un Paese puritano come gli Stati Uniti, dove larga parte del pubblico rimane spiazzato da questa confessione pubblica.

    In un concerto alla Wembley Arena (finalizzato alla promozione dell'LP), Elton annuncia di volersi ritirare dalla scena musicale: non dice per quanto tempo, ma non scherza affatto.


    Il momentaneo ritiro, A Single Man (1978) e Victim of Love (1979)

    Infatti, nel 1977 interrompe la collaborazione con Taupin e con Dudgeon e azzera l'attività musicale: in quell'anno viene pubblicato solo un singolo per beneficenza, The Goaldigger Song, distribuito esclusivamente in 500 copie, alcune delle quali firmate dalla rockstar; anche l'attività live si ferma di colpo, tralasciando un concerto con la band China e poche esibizioni londinesi solo piano e percussioni. In queste occasioni John (accompagnato esclusivamente da Ray Cooper) presenta, per la prima volta dopo tanti anni, un look decisamente sobrio e dimesso, sintomo di un disperato desiderio di normalità. In assenza di nuovi dischi, la sua casa discografica pubblica Elton John's Greatest Hits Volume II per sfruttare l'eco della prima raccolta, e intanto egli si dedica ad altro: produce altri artisti e diviene il Presidente del Watford F.C., la squadra di calcio della quale è tifoso: come sua prima mossa da massimo dirigente fa esordire in panchina Graham Taylor, che in sei anni condurrà gli Hornets dalla Fourth Division alla massima serie. Il pianista di Pinner registra inoltre alcuni brani soul col produttore Thom Bell, che usciranno parzialmente due anni dopo.

    Nell'ottobre 1978 si ripresenta con un album di inediti, dopo il flop del poliedrico singolo Ego, ma la scena musicale è cambiata profondamente, in seguito all'affermazione del punk e della new wave: A Single Man inaugura la collaborazione con l'autore Gary Osborne, che a differenza di Taupin scrive i testi solo in seguito alla composizione della musica; il brano di maggior successo è la strumentale Song for Guy (numero 4 UK), brano tributo al giovane Guy Burchett, dipendente della Rocket Records deceduto tragicamente in un incidente motociclistico[51]. Comunque, nessuno dei due singoli estratti (l'altro è la briosa Part-time Love) porta fortun'ad un album valido e molto ben prodotto dallo stesso Elton assieme a Clive Franks, recante ottimi musicisti (Ray Cooper alle percussioni, Steve Holley alla batteria, Tim Renwick alle chitarre e ancora Franks al basso, oltre a vecchie conoscenze del primo periodo come B. J. Cole o Herbie Flowers) e brani del calibro di Shine on Through, It Ain't Gonna Be Easy e Madness. A Single Man rappresenta quindi il primo, relativo, insuccesso commerciale di Elton John dopo anni di trionfi, raggiungendo solo la numero 15 negli Stati Uniti e la numero 8 nel Regno Unito[52]: per molti questo album è considerato quello che chiude un'epoca, quella del periodo d'oro della carriera di Elton sotto l'aspetto compositivo.

    Nel 1979 viene pubblicato The Thom Bell Sessions come EP, risultato della produzione di Bell. Questa risulta essere un'esperienza nuova per John; fino ad ora egli ha collaborato quasi esclusivamente con Dudgeon e solamente con Bernie (da notare anche l'assenza della Elton John Band) e non è neanche l'autore dei brani (composti da Leroy Bell, mentre i testi sono firmati Casey James); ciò nonostante, il brano Mama Can't Buy You Love raggiunge la Top10 statunitense (numero 9); il singolo europeo Are You Ready for Love? passa invece inosservato, prima di essere rispolverato con successo nel 2003.

    Sempre nel 1979 viene pubblicato Victim of Love: questo "eurodisco" si rivelerà essere un grosso flop artistico e commerciale, considerato da critica e fans il lavoro peggiore della rockstar. Occorre specificare, però, il fatto che Elton abbia fornito solo l'apporto vocale a un progetto discomusic completamente estraneo al suo stile (salvo Johnny B. Goode, scritta da Chuck Berry, tutti i brani sono opera del produttore tedesco Pete Bellotte in collaborazione con altri musicisti; inoltre questo è il primo album nel quale Elton non suona il pianoforte). L'entourage della rockstar cerca di sfruttare la popolarità della "disco" proprio mentre essa è in fase costantemente calante; il risultato è piuttosto deludente (numero 34 USA, numero 41 UK). Anche gli unici due singoli estratti dall'album (l'omonimo brano Victim of Love e la reinterpretazione di Johnny B. Goode) non raggiungono alte posizioni in classifica.

    Elton_John_1


    Elton live con Ray Cooper al National Stadium di Dublino (26 marzo 1979)
    Paradossalmente, mentre la carriera di John tocca il fondo, egli torna ad esibirsi live con rinnovata energia in un tour solo piano e percussioni, accompagnato dal suo funambolico percussionista Ray Cooper (A Single Man Tour): nel 1979 è la prima rockstar occidentale ad esibirsi in Unione Sovietica (oltre che in Israele), con due serie di concerti a Mosca e a Leningrado. In queste esibizioni Elton appare più sereno e rilassato, e durante la prima parte degli show esegue solo piano alcune vecchie glorie; all'inizio della seconda parte lo raggiunge sul palco il poliedrico Ray, che scatena alle percussioni il suo eclettismo e la sua maestria in maniera decisamente espressiva. I brani esibiti (poi distribuiti in VHS con il titolo To Russia with Elton) mandano in delirio il pubblico russo e guadagnano molto ai due musicisti in termini di popolarità. In quel tour si verificano anche imponenti scene di isteria collettiva: lo stesso Elton John ammetterà successivamente di non aver mai avuto un successo di tali proporzioni.

    Elton_John_in_1980s
    Gli anni 80


    Vista la cattiva accoglienza riservata a Victim Of Love, da lì a poco arriva sul mercato un vero Elton John album, anche di qualità come 21 at 33, contenente l'hit Little Jeannie che arriverà al n° 2 della classifica di USA di Billboard; i tempi d'oro sono passati ma il disco dimostra che Elton può continuare ancora a dire la sua in un mercato discografico che inizia a subirè un crollo qualitativo rispetto ai due decenni precedenti. Nel 1980 va ricordato il concerto al Central Park, di fronte a circa 400.000 spettatori, che sarà pubblicato su videocassetta e su laserdisc (in Giappone anche con un'edizione più lunga e con un maggior numero di canzoni). Seguiranno poi album di discreto successo come The Fox (1981) e Jump Up! (1982), con collaborazioni varie e testi sia di Osborne che di Taupin. Nel 1983 abbiamo un successo più consistente grazie al ritorno alle origini di Too Low For Zero voluto dal produttore Chris Thomas: vecchia band, con Olsson , Murray e Johnstone, e vecchio paroliere, Bernie Taupin che ritorna ufficialmente ad essere l'altra metà stabile del duo compositivo. Con Breaking Hearts si segue lo stesso filone e l'album sembra quasi una prosecuzione del precedente, anche se in fase calante, nonostante l'hit Sad Songs.
    Intanto il 14 febbraio del 1984 Elton si sposa a sorpesa Sydney in Australia, Renate Blauel, suo tecnico di registrazione negli ultimi album, con grande enfasi dei media, ma il matrimonio durerà solo pochi anni e Renate sparirà completamente dalla sua vita e dalla sua carriera.
    In questi anni di enorme visibilità aumentano i problemi di Elton con droghe ed alcol e le conseguenze si possono vedere nei deludenti Ice On Fire (1985) e Leather Jackets (1986), dove anche il redivivo Gus Dudgeon alla produzione da il peggio di sé, con i suoni sintetizzati che andavano di gran moda all'epoca. Ciònonostante, ottiene ancora un grosso hit, soprattutto in Europa, con Nikita, complice anche il video diretto dal famoso regista inglese

    450px-Elton_John_costume

    Il costume con il quale Elton John iniziava la parte con band dei concerti del Tour de Force australiano (1986), conservato all'Hard Rock Café londinese


    Per un ritorno ai suoni classici bisogna passare all'anno successivo quando viene pubblicato (anche in versione video) il doppio album Live In Australia, resoconto di un tour orchestrale dove vengono riproposti i grandi classici sotto la direzione di James Newton Howard. La voce roca immortalata dal disco è il preludio di un'operazione alle corde vocali che fa temere il peggio a stampa e fans, ma fortunatamente la cosa si risolve nel migliore dei modi e a farne le spese è solo il suo falsetto.
    Dopo un periodo di forzato stop vocale a causa dell'operazione, nel 1988 arriva sul mercato Reg Strikes Back, album di buon successo con un ritorno a suoni più classici e un grande singolo come I Don't Wanna Go On With You Like That, che esplode in Italia con sei mesi di ritardo, grazie all'apparizione di Elton al Festival di San Remo: diventa uno dei suoi dischi di maggior successo da noi e A Word In Spanish è un hit tutta italiana.
    Nel 1989 arriva sul mercato Sleeping With The Past, album dedicato nelle intenzioni al pioneri del soul e del rythm'n'blues, ma nella realtà suonato con largo apporto di elettronica.

    400px-Elton_John_performing%2C_2008_4
    Elton John al pianoforte, insieme al bassista Bob Birch


    Gli anni 90

    Il 1992 è un anno importante per Elton John, che fonda l'EJAF (Elton John Aids Foundation), per la lotta e la prevenzione dell'AIDS; le royalties dei singoli iniziano a confluire nella fondazione e, da allora, un certo numero di eventi viene organizzato ogni anno per raccogliere i fondi. Al contrario della maggior parte di iniziative analoghe la EJAF ha sempre lavorato bene ed in maniera trasparente, ed ogni anno raccoglie ingenti cifre da impiegare allo scopo preposto.
    Sempre nello stesso anno lui e Bernie Taupin firmano un contratto record con la Warner Chappel di ben 39 milioni di dollari per i seguenti 12 anni di collaborazione.
    Il 1992 si ricorda anche per il tour con uno spettacolo doppio con Eric Clapton, che toccò anche l’Italia, e pubblica The One, un album di grande successo ovunque, ma soprattutto in Europa, anche con il singolo omonimo; la produzione di Chris Thomas è sempre votata all'elettronica e questo rimane il punto debole del disco. Sempre nello stesso anno viene pubblicato Rare Masters, una raccolta molto interessante di rarità dei primi periodi, che comprende i primi singoli, B sides, versioni alternative e la colonna sonora del film Friends, che per motivi legali non era mai stata pubblicata su CD.


    Nel 1993, un po' a sorpresa, viene pubblicato Duets, un album per l'appunto di duetti, dove sono presenti ospiti più o meno famosi, ma il prodotto non riscuote particolari favori sia dal pubblico in generale che dai fans.
    Nel 1994, invece, la colonna sonora del film Disney The Lion King ottiene un enorme successo di vendite e di popolarità, soprattutto negli Stati Uniti dove si attesta a circa 15.000 di copie vendute, e porta alla conquista dell’Oscar, come miglior canzone, a Can You Feel The Love Tonight. Il disco, grazie soprattutto alla potenza mediatica della Disney, porta Elton a una nuova enorme popolarità mondiale e lo fa conoscere a nuove generazioni.


    Nel 1996 si cimenta nella colonna sonora di stampo classicheggiante di The Muse, commedia con Sharon Stone che non ebbe molto successo al botteghino e di conseguenza anche l'album passò abbastanza inosservato.


    Nel 1997 la morte di Diana Spencer porta alla composizione di una nuova versione di Candle In The Wind, con il testo riscritto da Bernie Taupin, in occasione dei funerali, e il relativo singolo diventa nel giro di pochi mesi, grazie all'isteria collettiva provocata dall'avvenimento, il più venduto nella storia della musica, con quasi 40 milioni di copie, superando il famoso White Christmas di Bing Crosby, leader incontrastato fino ad allora. Si verifica una maxi esposizione a livello mondiale che però si sarebbe rivelata controproducente da lì a poco, passata l'emozione per l'evento: infatti l'album The Big Picture ottiene delle vendite abbastanza deludenti un po' ovunque, contrariamente alle aspettative. Invece il musical tratto da The Lion King ottiene un enorme successo a Broadway, e successivamente in giro per il mondo, ed è destinato a diventare uno degli spettacoli più premiati ed apprezzati nella recente storia dei musical.


    Nel 1999 si cerca di replicare e viene pubblicato un deludente album tratto dall'imminente musical (sempre con Tim Rice) Aida, ancora di produzione Disney; il musical ottiene però un buon successo e rimarrà in cartellone a Broadway per otto anni, oltre a numerose versioni in giro per il mondo. Sempre nel 1999 nuova incursione nel mondo delle colonne sonore con le musiche per il film El Dorado, che da origine anche all’omonimo album che comprendeva anche brani extra; sia il film e di conseguenza anche il disco non ottengono un particolare successo. Però l'album, prodotto molto bene da Pat Leonard, mostra un ritorno a suoni più classici e anche la qualità dei brani inclusi è abbastanza buona, è il preludio dei dischi che verranno.

    Dal 2000 ad oggi[modifica sorgente]

    Il suo quarto album live One Night Only (2000), frutto di due serate (a dispetto del titolo) al Madison Square Garden, detiene il record assoluto di rapidità tra la data di registrazione e quella di pubblicazione, anche se il risultato è piuttosto deludente[81]. È memorabile invece la sua esibizione con Eminem alla cerimonia dei Grammy Awards 2001, grazie alla quale scagiona il rapper dalle accuse di omofobia.





    Elton in concerto
    Finalmente, nell'ottobre 2001, esce Songs from the West Coast, album che ci restituisce un Elton John artisticamente ispirato e inaugura un convincente ritorno alle atmosfere pianistiche e melodiche in stile anni settanta, complici la raffinata produzione di Patrick Leonard e i testi di Bernie. Anche la critica se ne accorge, dopo anni di stroncature, e celebra il disco come uno dei lavori migliori mai realizzati della star britannica, con pezzi del calibro di The Emperor's New Clothes, American Triangle, Birds, Ballad of the Boy in the Red Shoes e Mansfield[82]; due singoli ben scelti (I Want Love, This Train Don't Stop There Anymore; degna di nota anche Original Sin), inoltre, lo spingono al numero 2 in patria e al numero 15 negli USA[82] (in Italia si posiziona al terzo posto in classifica[39]). Your Song nel frattempo viene scelta come brano portante nel film musical Moulin Rouge!, e successivamente reincisa in duetto con Alessandro Safina (numero 4 UK).

    La doppia raccolta Elton John's Greatest Hits 1970-2002 (numero 3 UK, numero 12 USA[83]) è trainata da due singoli numero 1 in patria: una versione di Sorry Seems to Be the Hardest Word in duetto con i Blue e Are You Ready for Love?, brano del 1979 ripescato dall'oblio dopo il successo di un suo remix alla Love Parade di Berlino 2003. The Heart of Every Girl, composta per il film Mona Lisa Smile, riceve invece una nomina come miglior canzone ai Golden Globes 2003.

    Peachtree Road (2004), primo album totalmente autoprodotto, prosegue con le sonorità acustiche ed essenziali del lavoro precedente, volutamente poco commerciali: apprezzato dalla critica[84] ma ignorato dal pubblico, a livello mondiale è forse il suo disco di inediti meno venduto, e anche i singoli All That I'm Allowed (I'm Thankful), Turn the Lights Out When You Leave e Answer in the Sky non riscuotono particolare successo[84].

    Nel 2005 il brano Ghetto Gospel, prodotto da Eminem campionando parte del ritornello dell'eltoniana Indian Sunset all'interno di un rap del defunto Tupac Shakur, raggiunge la numero 1 UK, mentre debuttano due musical teatrali composti da Elton: Billy Elliot the Musical (su testi di Lee Hall), ispirato all'omonimo film, ha un grande successo a Londra[85], mentre The Vampire Lestat, scritto assieme a Taupin e tratto dai racconti di Anne Rice, è un grosso fiasco per la Warner Bros. che l'ha prodotto e viene smontato da Broadway dopo poche repliche[86].

    Ciò nonostante Elton resta uno dei personaggi più ricchi nel mondo dello spettacolo, grazie soprattutto agli introiti dei concerti: dal 2004 è presenza fissa al Caesars Palace di Las Vegas con lo spettacolo The Red Piano (costoso e breve show arricchito dalle scenografie e dai video estrosi firmati David LaChapelle), mentre nel 2005 è protagonista del terzo Telecomcerto romano ai Fori Imperiali e partecipa al Live8, ove esegue The Bitch Is Back e Saturday Night's Alright for Fighting; per l'occasione, inoltre, duetta con Pete Doherty (autore di una pessima performance[87]) in Children of the Revolution, canzone scritta da Marc Bolan nel 1972. Ma i riflettori sono tutti puntati sul "matrimonio dell'anno" col compagno David Furnish (si erano conosciuti nel 1993), celebrato a Windsor nel dicembre 2005[88], tra le prime unioni civili omosessuali officiate in Gran Bretagna.

    Con l'album autobiografico The Captain and the Kid (2006), prodotto assieme a Matt Still, Elton regala un seguito, di ottimo livello, al glorioso Captain Fantastic and the Brown Dirt Cowboy del 1975. La critica lo apprezza moltissimo e loda pezzi dalle chiare sonorità acustiche e dalle evidenti atmosfere pianistiche, come Postcards from Richard Nixon, Wouldn't Have You Any Other Way (NYC), And the House Fell Down, Blues Never Fade Away, Old '67 e The Captain and the Kid[89]; tuttavia il disco, poco pubblicizzato dalla Universal Records, ha scarso riscontro di vendite, proprio come i prodotti precedenti, benché arrivi al numero 6 in patria[90] (vengono tra l'altro estratti solo due singoli "virtuali": The Bridge e Tinderbox). A 60 anni Elton può permettersi di firmare lavori di nicchia come di restare dietro le quinte quando sforna un successo quale I Don't Feel Like Dancin', hit dei Scissor Sisters di cui è co-autore. Sempre attorno al 2006 Elton collabora con i suoi amici Pet Shop Boys nel remake del brano In Private, incluso nel disco bonus Fundamentalism.





    Elton John al pianoforte, insieme al bassista Bob Birch
    In seguito egli annuncia una svolta artistica in ambito hip-hop, di cui il brano 2 man Show, scritto con Timbaland e contenuto nell'album di quest'ultimo Shock Value, resta finora l'unico esperimento.

    Il 25 marzo 2007 batte ogni record di esibizioni al Madison Square Garden (60 concerti[91]) con un live celebrativo per i 60 anni, presentato dall'ex Presidente Bill Clinton con parole esultanti e festeggiato da una immensa folla di celebrità[91]. L'evento, una summa di 40 anni di successi sia artistici che commerciali, viene poi distribuito su un DVD ufficiale intitolato Elton 60 - Live at Madison Square Garden. Sfruttandone l'eco la star rientra nella Top 10 con un'altra raccolta, Rocket Man: The Definitive Hits (2007), numero 2 nel Regno Unito e numero 9 negli Stati Uniti[92]; la casa discografica ritiene probabilmente John un prodotto che può vendere bene solo con le raccolte di successi, anche se la sua discografia globale riesce sempre a vendere oltre un milione di copie di album all'anno nei soli USA.

    Sempre nel 2007, e precisamente il primo luglio (giorno in cui Lady Diana avrebbe compiuto quarantasei anni), Sir Elton apre e chiude il grande concerto organizzato al Wembley Stadium dai Principi William e Henry in onore della madre: esibisce Your Song, Saturday Night's Alright for Fighting, Tiny Dancer e Are You Ready for Love.

    Nel 2008 il pianista di Pinner partecipa, assieme al suo amico Neil Tennant (membro del celebre duo dei Pet Shop Boys), a un singolo natalizio dei Killers disponibile solo come download (Joseph, Better You Than Me).

    Occorre inoltre citare la collaborazione di John col regista Baz Luhrmann nella colonna sonora del film Australia (sigillata dal brano The Drover's Ballad).

    Nel 2009 la rockstar concede al rapper Dj Ironik di campionare Tiny Dancer per la creazione di un brano; il risultato prodotto (Tiny Dancer (Hold Me Closer)) raggiunge una numero 3 UK. Nello stesso anno, inoltre, l'attività concertistica risulta decisamente più interessante: dopo aver concluso il tour del Red Piano a Las Vegas, Elton riprende a collaborare con Billy Joel (Face to Face) negli Stati Uniti[93] e, cosa ancora più sorprendente, con il fidato percussionista Ray Cooper (dopo oltre 15 anni) in un minitour europeo solo piano e percussioni con date in Francia, Italia e Regno Unito[94]. Nel frattempo, l'11 settembre tiene a Napoli un concerto gratuito solo piano davanti a circa 80.000 persone.

    Sempre nel 2009, Elton collabora con gli Alice in Chains, suonando il piano nel brano Black Gives Way to Blue (che dà il titolo all'album che lo contiene). La traccia è dedicata al defunto ex-cantante della band, Layne Staley, morto per overdose di eroina nel 2002. Gli Alice in Chains si sono dichiarati onorati di poter suonare con una star del calibro di Elton John, il pianista inglese dal canto suo ha dichiarato: "Sono stato un ammiratore di Jerry Cantrell per molto tempo, e quando mi ha chiesto di suonare su 'Black Gives Way To Blue' è stato un grande piacere, non ho saputo resistere"[95].

    Subito dopo parte il minitour con Ray Cooper: i concerti (che costituiscono da sempre uno dei punti più alti dell'attività live di Elton[94]) si rivelano un grande successo artistico, in quanto vengono resuscitate alla perfezione vecchie glorie (come Indian Sunset, Levon, Better Off Dead, I Think I'm Going to Kill Myself e Crazy Water) e rispolverati brani più recenti come Original Sin, Blues Never Fade Away, American Triangle, Weight of the World e The Emperor's New Clothes (mai eseguita live in precedenza); da menzionare anche la chiusura piano e percussioni di Saturday Night's Alright for Fighting e l'insolita accoppiata Carla Etude/Blessed (Tonight, infatti, prosegue Funeral for a Friend, come da tradizione nei concerti con Ray).

    All'improvviso, dopo l'avvio di quello che avrebbe dovuto essere l'ultimo tour del Red Piano, Elton viene ricoverato d'urgenza in ospedale, presumibilmente a causa di una grave infezione del batterio E. coli[96] che mette in allarme i fans di tutto il mondo: vengono cancellate le rimanenti date del tour, oltre agli spettacoli del Face to Face con Joel. Fortunatamente, la cosa si risolve in breve tempo[97] ed Elton torna nuovamente sul palco.

    Nel 2010, la rockstar riprogramma le date degli spettacoli con Joel e annuncia nuovi show in coppia con Ray (con questo tour, è in Italia a Milano, Roma, Trani e Taormina[98]); il 31 gennaio, inoltre, duetta per la prima volta con Lady Gaga in occasione della cerimonia dei Grammy Awards[99], e qualche mese dopo il Greatest Hits Tour con la Elton John Band prosegue come di consuetudine: due show particolarmente significativi si sono tenuti in Marocco (il 26 maggio, davanti ad oltre 40.000 spettatori esultanti[100]) e in Israele (il 17 giugno, davanti a circa 50.000 israeliani[101]).

    Ma le attenzioni dei fans e della critica sono tutte rivolte al nuovo album (registrato a Los Angeles a gennaio e febbraio 2010 e in uscita in Europa il 25 ottobre 2010), prodotto insieme a Bernie, al cantautore Leon Russell e al produttore T-Bone Burnett: esso, intitolato The Union, risulta essere di chiara matrice gospel (non senza tocchi di blues, soul, country e rock) ed è formato da un totale di 14 canzoni (16 nell'edizione Deluxe e in formato doppio LP) in cui suonano artisti del calibro di Robert Randolph, Jay Bellerose, Dennis Crouch e Marc Ribot, oltre a due sezioni di fiati e di cori di alto livello; in più, vengono messe in evidenza come guest star Neil Young e Brian Wilson[102]. John ha infatti deciso di tornare alle origini della propria carriera artistica, cercando di riaffermare il nome di Russell (spesso dimenticato) e basandosi sulla composizione di album ricercati e sofisticati; ha inoltre affermato di non voler più cercare di scalare le classifiche internazionali[102], dichiarando in seguito di considerare terrificanti il livello qualitativo del pop contemporaneo e i reality show (rei di creare illusioni, sguinzagliando gli inadeguati partecipanti in un mondo proibitivo e massacrante come quello dello show-biz[104]).

    Nel mese di marzo Elton ha eseguito alcuni concerti live con Ray Cooper in Sudafrica (Under African Skies) e ha inserito un brano del nuovo disco nella scaletta degli show: You're Never Too Old (to Hold Somebody). Altri brani fuoriusciti progressivamente dalle sessions sono stati I Should Have Sent Roses e la russelliana If It Wasn't for Bad (scelta come primo singolo), mentre a Milano il pianista di Pinner ha eseguito in anteprima Gone to Shiloh, drammatico pezzo concernente la Guerra di secessione americana e la battaglia di Shiloh (sulla falsariga concettuale di brani come My Father's Gun, Where to Now St. Peter? e Indian Sunset).

    Il 19 ottobre si ha la pubblicazione ufficiale di The Union negli Stati Uniti, e i due artisti hanno eseguito interamente l'album e alcuni rispettivi pezzi storici al Beacon Theatre di New York (insieme ai session men del disco) nel corso di un concerto filmato dal regista Cameron Crowe[105]. Generalmente la critica, salvo qualche eccezione, ha accolto molto favorevolmente il nuovo prodotto, e in qualche caso le recensioni sono state decisamente calorose ed entusiasmanti (basti pensare alle 5 stelle della rivista Rolling Stone[106]). Il 25 ottobre l'album viene pubblicato anche in Europa (e il 26 approda nel Belpaese). Presso il grande pubblico, viene globalmente riscontrato maggior successo rispetto ai due precedenti dischi (negli USA, The Union consegue una numero 3, per la prima volta dai tempi di Blue Moves[107], mentre nel Regno Unito staziona per una settimana alla numero 12); per il 2011 è previsto un The Union tour in coppia con Leon, volto a pubblicizzare ulteriormente l'album. La collaborazione con il produttore T-Bone Burnett dovrebbe proseguire anche nel 2012 con un nuovo album di inediti che è già stato annunciato.

    Elton John e il suo partner sono diventati i genitori di un bimbo nato da una madre surrogata in California il giorno di Natale. Lo ha riportato US Weekly. Zachary Jackson Levon Furnish-John è il primo figlio per la rockstar britannica e il regista canadese David Furnish, che stanno insieme dall'inizio degli anni novanta. Madrina del piccolo la cantante Lady Gaga da sempre grande amica di Elton."Siamo sopraffatti dalla felicità e della gioia in questo momento davvero speciale", hanno detto i due. Nel gennaio 2013 nasce il loro secondo figlio.

    L'11 settembre 2013 Elton John decide di rendere disponibile in streaming gratuito il nuovo album The Diving Board fino all'uscita prevista il 24.).

    Musical

    A partire dalla seconda metà degli anni novanta, l'attività di compositore di Elton John si è estesa anche nel campo dei musical.

    Nel 1997 è andato in scena il pluripremiato The Lion King, scritto con Tim Rice dall'omonimo film Disney; è uno dei musical di maggior successo dell'ultimo decennio, è ancora stabilmente presente a Broadway e ha iniziato a girare per i teatri di tutto il mondo[109]. Nel 1999, sempre per la Disney e ancora su testi di Rice, ha composto Aida, rilettura dell'opera di Giuseppe Verdi, altro buon successo (durato sei anni) a Broadway[110], in seguito rappresentata in varie lingue (la versione italiana ha debuttato nel 2007 a Genova).


    Elton-john-anch-2008
    Elton John ad Anchorage (Alaska) nel 2008


    Nel 2005 è stata la volta di Billy Elliot the Musical, tratto dall'omonimo film inglese, con testi di Lee Hall (autore anche della sceneggiatura del film), enorme successo dei teatri londinesi e arrivato anche a Broadway nel 2008[85].

    400px-Elton_John_on_stage%2C_2008


    Meno bene, invece, per The Vampire Lestat (2006), quello che doveva essere il più ambizioso (erano anni che lui e Bernie Taupin pensavano a questo progetto), tratto dalle opere di Anne Rice (Cronache dei vampiri) e prodotto dalla Warner Bros.: dopo un rodaggio a San Francisco e il debutto a Broadway, la tiepida accoglienza con cui è stato accolto ha fatto sì che le rappresentazioni siano state sospese dopo appena un mese e il progetto pare ormai definitivamente accantonato[86]; anche la prevista colonna sonora con il cast di Broadway, già incisa e pronta per essere lanciata sul mercato, è stata bloccata e probabilmente non vedrà mai la luce.

    Un progetto che non vede coinvolto direttamente Elton John è la messa in scena di un nuovo musical ispirato ad uno dei suoi dischi migliori, Tumbleweed Connection, l'album ispirato all'epopea del vecchio West: lo spettacolo, chiamato per l'appunto Tumbleweed Connection: il musical[111], ha debuttato il 19 ottobre 2007 in California..


    futuri-pap%C3%A0-elton-john_650x435


    TO BE CONTINUED...

    POST IN ALLESTIMENTO

    elton-wilmer6

    tumblr_m7deptiDHv1rqm8v3o1_1280
    elt-ber20

    elton-john-l-bernie-taupin-r-nyc-1970-r5743-37-a95-156-gettyedit










    fonte
     
    Top
    .
0 replies since 5/4/2014, 15:54   881 views
  Share  
.
Top
Top