Scandalo alla Mostra del Cinema di Venezia con "Pasolini e La vita oscena"

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    Scandalo al Lido con "Pasolini" e il film della Ferrari
    Arriva l'opera di Ferrara sul poeta e "La vita oscena" di De Maria


    Conto alla rovescia per la 71ma Mostra del Cinema di Venezia che si si aprirà ufficialmente il 27 agosto e si chiuderà il 6 settembre con «Huangjin Shidai» (The golden era) di Ann Hui, presentato fuori concorso. Mentre film d’apertura sarà «Birdman» di Alejandro Inarritu. Ma già il giorno prima dell’inaugurazione (il 26 agosto) ci sarà, come di consueto, una pre-apertura con la proiezione della versione restaurata di «Maciste alpino», film del 1916 di Luigi Maggi e Luigi Romano Borgnetto con Bartolomeo Pagano e supervisione alla regia di Giovanni Pastrone.
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    Alla kermesse veneziana, diretta per la terza volta da Alberto Barbera, l’Italia si presenta ai nastri di partenza con in bacheca l’ultimo Leone d’Oro vinto da Gianfranco Rosi («Sacro Gra»), e schiera in gara tre film più una pellicola che già fa scandalo. I tre moschettieri che difenderanno il tricolore nel concorso del festival lagunare sono Mario Martone con «Il giovane favoloso» (con Elio Germano e Michele Riondino); Saverio Costanzo con «Hungry Herts» (interpretato da Alba Rohrwacher, Adam Driver e Roberta Maxwell): Il film di Costanzo è tratto da un romanzo breve di Marco Franzoso, «Il bambino indaco», e racconta la vita di una coppia che si incontra a New York affrontando una crisi difficile che mette a dura prova la vita di loro figlio, ancora piccolo, e portando nella vita di tutti i giorni tensioni che hanno il sapore di un thriller, con la Rohrwacher che si ritroverà ancora una volta a interpretare una donna con gravi problemi alimentari; il terzo italiano in concorso è, infine, Francesco Munzi con «Anime nere» (con Marco Leonardi e Peppino Mazzotta). A questi, si aggiunge l’americano, ma ormai naturalizzato italiano Abel Ferrara, con un film prodotto dal nostro Paese insieme a Francia e Belgio e destinato - almeno secondo le parole di Alberto Barbera - ad aprire nuove discussioni: nel cast di «Pasolini» spiccano Willem Dafoe, Riccardo Scamarcio, Ninetto Davoli, Valerio Mastandrea, Maria de Medeiros, Adriana Asti, Salvatore Ruocco. Il film è una ricostruzione dell’ultimo giorno di vita di Pier Paolo Pasolini, ucciso a Roma il 2 novembre del 1975, a 53 anni e simbolo di un’artista che combatte contro il potere. Ciò che scriveva scandalizzava e i suoi film erano perseguitati dai censori. Il giorno della sua morte, Pasolini trascorse le sue ultime ore con l’adorata madre e più tardi con i suoi amici più cari, fino a quando non uscì nella notte in cerca di avventure con la sua Alfa Romeo. All’alba verrà trovato morto su una spiaggia di Ostia. La pellicola è ricca di scene di sesso e di violenti momenti drammatici. Non è da meno in quanto a violenza il film (in concorso) «The cut» di Fatih Akin, sul massacro degli armeni nel biennio 1915-1916: una visione sulla malvagità, vista come un sentimento insito in ogni uomo fin dalla nascita.

    A rendere hot il festival lagunare sbarca sul Lido Lars Von Trier, con «Nymphomaniac - Volume II» (fuori concorso), con Charlotte Gainsbourg, Stellan Skarsgård, Stacy Martin, Shia LaBeouf, Jamie Bell, Willem Dafoe e Mia Goth: il secondo volume sarà proiettato in versione integrale, raccontando le avventure estreme della ninfomane Joe (Gainsbourg), mentre suo marito (LaBeouf) è costretto ad accettare che Joe cerchi altri uomini per trovare soddisfazione. Sorprese scandalose arrivano anche dalla sezione Orizzonti, a cominciare dal film di Michele Alhaique, «Senza nessuna pietà», con Pierfrancesco Favino, Greta Scarano, Claudio Gioè, Adriano Giannini e Ninetto Davoli, impegnati in un noir venato di realismo ambientato ai confini di Roma, tra sesso e violenza. Mimmo sogna una vita da muratore, in realtà per lavoro recupera crediti non soddisfatti, spesso adottando metodi violenti, ma l’ingresso imprevisto della escort Tania nella sua vita sembra poter cambiare le cose.

    A Orizzonti c’è pure il nuovo film di Renato De Maria, «la vita oscena», tratto dall’omonimo romanzo di Aldo Nove e interpretato da Isabella Ferrari: è il racconto di formazione di un ragazzo che attraversa traumi e dolori fino in fondo, spingendosi a cercare la morte, per poi arrivare alla rinascita. Un percorso estremo tra sesso e droghe, in un mondo allucinato nella sua vita e nella sua visione alterata. Il suo poeta preferito, al quale si ispira, ha scelto la morte, mentre lui trova la forza di sopravvivere e raccontare questa vita oscena.

    Grande attesa infine alle Giornate degli Autori per «One on One», ultimo lavoro del leggendario Kim Ki-duk, già definito un "trauma film" per le immagini forti e l’aura di opera misteriosa "brutta sporca e cattiva", ambientata nella Corea di oggi.

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