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Bossetti tenta il suicidio, il legale: «Sapere degli amanti della moglie lo ha distrutto»
Sarebbe stato il tradimento della moglie a portare Massimo Bossetti a tentare il suicidio. Lo ha detto a Telelombardia l'avvocato Claudio Salvagni, difensore del muratore in carcere con l'accusa di aver ucciso Yara Gambirasio.
«La notizia degli amanti» della moglie Marita Comi «è stata un trauma peggiore dell'arresto, devastante. Una notizia più dura del giorno dell'arresto. Non è stato in grado di reagire questa volta e ha tentato il suicidio», ha spiegato il legale replicando così alla smentita sul tentativo di suicidio arrivata dalla polizia penitenziaria.
«Non l'hanno trovato con il cappio al collo ma qualcosa è successo, stiamo verificando. Per fortuna il servizio di sicurezza ha sventato il tentativo sul nascere» ha aggiunto Salvagni. «Il mio assistito ha avuto un crollo dopo l'udienza drammatica di venerdì. La notizia degli amanti di Marita è stata un trauma peggiore dell'arresto, devastante». «Temiamo possa riprovare a togliersi la vita, stiamo aspettando una relazione perché è molto provato psicologicamente».
L'unico indagato nel processo Yara avebbe cercato almeno di ferirsi, ma secondo molte fonti di togliersi la vita, impiccandosi con una cinghia nel carcere di via Gleno, a Bergamo dove è detenuto dal 16 giugno dell'anno scorso. L'episodio, a quanto si è saputo, è stato riferito all'avvocato Salvagni dalla moglie del muratore che sabato è stata in carcere a trovarlo.
«Quando l’ho saputo mi sono precipitato in carcere – racconta Salvagni – Massimo mi ha raccontato di aver avuto un momento di debolezza».
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