Attentato a Parigi, paura di cecchini sui tetti

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    Attentato a Parigi, paura di cecchini sui tetti: mobilitati migliaia di agenti, ferma anche la metro

    Cecchini sui tetti di Parigi, sarebbero terroristi. La città è come se fosse in guerra. Migliaia di agenti sono stati richiamati e stanno prendendo posizione all'interno della città. La polizia ha detto di non uscire di casa. Ci sarebbero dei terroristi sui tetti pronti a sparare.

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    Parigi ripiomba nel terrore. Colpi di kalashnikov in un ristorante del X arrondissement. Un attacco al Bataclan, sala per concerti nell'XI arrondissement, non lontano dalla sede di Charlie Hebdo, dove un centinaio di persone sono state prese in ostaggio. Esplosioni attorno allo Stade de France, alla periferia della capitale francese, dove era in corso l'amichevole Francia-Germania. Un'altra sparatoria a Les Halles. In azione anche due attentatori suicidi. Fonti di polizia citate da BFMTv parlano di almeno 40 morti e decine di feriti. Un'offensiva terroristica che colpisce al cuore della Francia, la seconda in meno di un anno, di fronte alla quale il presidente François Hollande annuncia lo stato d'emergenza e la chiusura delle frontiere.

    Particolarmente drammatica la situazione in cui si sono trovate le centinaia di persone che assistevano a un concerto rock al Bataclan: l'assalto, gli spari, gli omicidi a sangue freddo, la presa di ostaggi, poi il blitz delle teste di cuoio, conclusosi con la morte di due terroristi.

    Il capo dell'Eliseo, che assisteva alla partita tra Francia e Germania, è stato fatto allontanare dallo stadio ed è andato al ministero dell'Interno per seguire gli eventi. Le inferriate attorno allo stadio sono state bloccate e migliaia di persone sono rimaste bloccate all'interno.

    Testimoni che si trovavano al Bataclan di Parigi hanno raccontato in lacrime che i terroristi gridavano "Allah u Akbar", "Allah è grande". E militanti dello Stato islamico hanno immediatamente celebrato su Twitter con l'hashtag in arabo "Parigi in fiamme". Le indagini sono state subito prese in carico dall'antiterrorismo.

    "Siamo riusciti a fuggire, c'era sangue dappertutto, hanno tirato con un fucile a pompa sulla folla", ha detto al sito di Le Figaro un uomo che si trovava al Bataclan. E un altro: i terroristi "erano molto calmi. Hanno ucciso a freddo molti ostaggi, ad uno ad uno. Poi ricaricavano e ne uccidevano altri. Hanno ricaricato le armi tre o quattro volte".

    La polizia ha evacuato le strade attorno ai luoghi degli attentati avvertendo che gli assalitori "sono ancora in strada, tornate a casa". E la prefettura ha invitato i cittadini a rimanere in casa "per le prossime ore" a "evitare di uscire salvo in caso di necessità assoluta". Ai locali pubblici è chiesto di "rafforzare la sicurezza agli ingressi e accogliere chi ne ha bisogno", e di "interrompere le manifestazioni in corso all'aperto". Domani tutte le scuole e le università della regione di Parigi rimarranno chiuse.

    Il presidente francese ha voluto rivolgersi alla nazione poco dopo gli attentati: "Nel momento in cui vi parlo sono in corso attacchi terroristici senza precedenti nella zona di Parigi. E' una terribile prova che ancora una volta ci colpisce. Dobbiamo dare prova di sangue freddo. La Francia di fronte al terrore deve essere forte e grande". "Dobbiamo difenderci", ha affermato annunciando in diretta tv lo stado d'emergenza in tutto il Paese e la chiusura delle frontiere. "Rinforzi militari convergono sulla regione di Parigi per evitare nuovi attentati", ha proseguito il capo dell'Eliseo, visibilmente scosso. Hollande, che ha annullato la sua partecipazione al G20 in Turchia domenica, ha chiuso il proprio discorso con un pensiero positivo e incoraggiante: "Abbiamo di fronte una nazione pronta a difendersi", ha detto sottolineando che "le forze di sicurezza stanno facendo del loro meglio, sono in azione" e invitando i francesi ad "avere fiducia".

    Gli attentati che hanno nuovamente colpito al cuore Parigi hanno suscitato sdegno in tutto il mondo. E il mondo politico francese ha messo da parte le proprie divisioni. "Stasera ancora l'orrore... Sospendiamo le nostre campagne fino a nuovo ordine", ha comunicato su Twitter la presidente del Fronte Nazionale, Marine Le Pen.

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